Certo, in tal modo si salvano capra e cavoli, la coscienza, socialista e rivoluzionaria, e l'essere sociale-prodotto dello sviluppo imperialistico. ~ bene, quindi , sottolineare anche qui le contraddizioni; e ci · limiteremo ad una: i costi. Per quanto distorto, bloccato e « perverso » sia stato il tipo di sviluppo italiano, esso ha prodotto tutta una serie di privilegi materiali (ad esempio quello di poter lavorare, cioè di potersi far sfruttare) all'interno della struttura sociale ed una serie di interdipendenze internazionali estremamente rigide. Rompere gli uni e le altre può avere dei costi tali che, già a priori, possono rendere non realistica ed improponibile l'ipotesi socialista. Infatt i, e qui non possono esserci equivoci, scelta socialista significa completa e decisa rottura di quei rapporti economici internazionali che regolano lo sviluppo ed il sottosviluppo italiano. Ciò avrebbe, ad esempio, delle ovvie conseguenze negative sulla classe operaia Fiat, Olivetti ecc. ~ d'altronde evidente come una effettiva pianificazione socialista comporterebbe una tale drastica ripartizione delle risorse fra i vari settori e zone geografiche del paese (e, contemporaneamente, delle priorità a livello di consumi pubblici e privati e, internamente ai privati stessi) che urterebbe molto seriamente gli interessi materiali di parti estremamente consistenti di proletariato. In una parola: è più costoso, per il proletariato italiano (e francese, tedesco, inglese ecc.) uscire dal sistema imperialista metropolitano o accordarsi in via subordinata con la propria borghesia nazionale raccogliendo le briciole dell'espansione e pagando salatamente i conti delle recessioni? Anche se l'esperienza storica del proletariato occidentale può far sembrare ovvia la prima risposta, il tramonto dell'ult imo periodo di sviluppo può spingere verso la seconda ipotesi, con le necessarie conseguenze. N.B. Ragioni tipografiche e di spazio ci costringono a tralasciare dal pubblicare l'ampia documentazione statistica ed econometrica che era parte integrante, soprattutto dal punto di vista metodologico, di questo studio. Ce ne scusiamo con l'Autore. (Red.) 61 Biblioteca Gino Bianco
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