Classe - n. 7 - luglio 1973

1931, quando l'ospedale era da poco inaugurato, un operaio ricorda che « si lavorava le feste nazionali pro ospedale » 87 • Un problema importante è quello della salute dei lavoratori; l'unica notizia che abbiamo in questo periodo è una relazione del medico· di fabbrica, fatta nel bollettino padronale, da cui si può dedurre come le malattie caratteristiche degli operai siano da far risalire ai ritmi altamente stressanti, alle situazioni ambientali insalubri, e in generale alla poca cura data all'ambiente e alle condizioni lavorative degli operai. Dalla relazione del dott. Papesso risulta « che sono più frequenti le forme generali di esaurimento e di stati linfatico-anemici, seguono poi le forme bronchiali, quelle a carico dello stomaco ed intestino, e le forme reumatiche ». I dati sulle assenze dovute a malattia e infortunio sono da prendere con le dovute cautele in quanto, come riferisce il medico stesso, essi risultano dalle « visite fatte, di quelle così definite volontarie », mentre in realtà i casi sono senz'altro più numerosi. Un'ultima osservazione è da fare sull'ottimistico giudizio che il dott. Papesso dà dell'ambiente lavorativo che chiaramente contrasta con le malattie derivate da questo tipo di lavoro 88 • Con gli inizi della seconda guerra mondiale, Marzotto introduce il lavoro a due telai anche per uomini, prendendo a ragione il fatto che c'era molto lavoro e poca manodopera. Ricorda un operaio: Le donne avevano due telai dal 1926, gli uomini dalla seconda guerra mondiale; questo perché le donne dovevano solo controllare, gli uomini invece dovevano fare tutto (caricare, ecc.) e quindi avere una conoscenza specifica. Durante la guerra lavoro c'era, ma mancava manodoperaj la fabbrica doveva dare due telai agli uomini e questi cercarono di protestare ai sindacati, poi con scioperi sui posti di lavoro e boicottaggio della produzione; in seguito a ciò Marzotto ha licenziato una ventina di operai per tre-quattro mesi, poi li ha .riassunti. Al momento fummo abbastanza soddisfatti, ma poi non ottenemmo niente. La fabbrica mandò delle donne a fare il lavoro, per dimostrare che si sarebbe potuto lavorare con due telai senza tanto sforzo. Le donne non andavano neppure al gabinetto per poter lavorare (cosl noi gli portavamo dei bidoni, per prenderle in giro); naturalmente erano donne che facevano quello che il padrone voleva. Infine sono stati introdotti per forza i due telai; vengono chiamati in ufficio alcuni tra cui io, i più rivoluzionari, diciamo; c'era Marzotto, alcuni tedeschi e il segretario politico fascista di Valdagno, Tornasi, tutti in orbace. E ci mandano giù il lavoro. A me rinfacciarono che mi avevano fatto esonerare dalla guerra. E per farci lavorare hanno anche truccato i contatori che misurano i cottimi 89 • Ancora una volta però queste lotte sono condotte con metodi molto corretti, attraverso tutti i crismi della legalità, senza mai Biblioteca Gino Bianco 341

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