:È questa una prassi comune al modo di agire di Marzotto che già alla fine dell'8OO, come abbiamo visto, si era servito di tali mezzi per stroncare sul nascere il movimento socialista valdagnese. Gli operai licenziati, e non sono pochi, sono costretti ad emigrare, sia perché a Valdagno, non esistendo altre industrie, è loro impossibile trovare altri posti di lavoro, sia perché chiaramente il « ben servito » di Marzotto non è certo una referenza positiva per chiunque voglia assumerli, nella zona o nelle immediate vicinanze 76 • La repressione intimidatrice e repressiva era talmente forte che nessuno osava non solo ribellarsi, ma nemmeno ritrovarsi unanime a denunciare pubblicamente i brutali metodi del padrone, certi altrimenti della fine che sicuramente sarebbe toccata anche a loro 77 • Ci si poteva render conto come, anche con il cambiamento della persona, i metodi del padrone fossero sempre gli stessi; e non soltanto, è ovvio, i metodi di repressione in occasione di scioperi o dimostrazioni . La nuova gestione, se ha portato qualcosa di nuovo, è solo una più raffinata forma di costrizione al lavoro. Il nuovo padrone, come vedremo meglio più tardi analizzando la sua forma più raffinata di paternalismo, riusciva a far lavorare gli operai più proficuamente, attraverso varie ristrutturazioni a carattere tecnico e di preparazione, facendoli convinti altresl della loro alta missione di costruttori della nuova patria, arrivando persino in qualche occasione a farli lavorare intere giornate gratuitamente per scopi « umanitari » o « patriott ici », oppure costringendoli ad accettare diminuzioni salariali, prendendo a pretesto presunte crisi generali che la Marzotto, al contrario, riusciva a superare, come abbiamo visto, brillantemente. Nel 1926, durante il piano generale « per la restaurazione economica della Nazione », quando venne accordata alle industrie fa. coltà di aumentare la giornata lavorativa da otto a nove ore 78 , Ma~zotto, rilevando l'efficacia di tale provvedimento che permetteva una riduzione dei costi di produzione, si poteva permettere di rinunciare alla facoltà di non pagare l'ora in più (possibilità concessa alle industrie tessili fortemente interessate alla esportazione). Con questo Marzotto arrivava al duplice scopo di apparire profondamente aperto alla comprensione dei problemi operai, rinunciando ai vantaggi offertigli dalla legge e cosl legare a sé ancor più la classe operaia. In effetti, da tutto ciò, non gli veniva poi una perdita troppo rilevante essendo aumentato il plus-valore che J>Oteva ricavare dallo sfruttamento aggiuntivo. Marzotto aveva capito (e non mancherà mai di applicarlo non Biblioteca Gino Bianco 339
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