Classe - n. 7 - luglio 1973

bellica e dall 'appoggio concreto del regime fascista, una fase di sviluppo tale da portarla, nel giro di pochi anni, ad una posizione primaria in campo nazionale e di rilievo anche a livello europeo. Abbiamo già analizzato i grossi proventi che Marzotto aveva accumulato durante la 1• guerra mondiale, talmente ampi da poterlo considerare di fatto inserito nella ristretta cerchia di quei grossi « pescicani » che si spartivano i frutti dell 'aumento produttivo, finanziato per di più dallo Stato, tipico dei periodi bellici. Oltre a ciò le industrie tessili attraversarono, negli anni immediatamente seguenti, un floridissimo periodo di incremento produttivo che segnò una punta massima proprio nei primi anni Venti. Come ultimo, ma certamente non meno importante, momento di positivo sviluppo, vennero gli aiuti e le svariate agevolazioni messe in atto dal regime fascista che, nella sua politica di appoggio incondizionato all'economia industriale, veniva di fatto a favorire proprio i più grossi rappresentanti della classe dirigente italiana. Sono note le agevolazioni che ebbero le società anonime, soprattutto per quanto riguardava la conservazione dei forti proventi di guerra e della loro politica di protezionismo 67 • In questi anni, anche se non appare direttamente evidente, la Marzotto ebbe larghissimi appoggi dal governo, sia perché industria primaria nella produzione di commesse militari, sia perché anonima e quindi praticamente privilegiata. Gli inizi sono pertanto i più favorevoli e possono quindi largamente spiegare i rapidi progressi che la fabbrica accusò pur senza rendere apertamente evidenti (almeno nei primi tempi) gli effettivi rapporti di potere che le permisero più tardi di entrare nel ristretto gruppo di monopolio che controllava l'intero settore dell'industria tessile 68 • Le stabili basi che sostenevano l'industria tessile permisero alla Marzotto di superare senza eccessive dif!ìcoltà la prima crisi del ~926. Un momento di particolare significato si ebbe invece intorno agli anni trenta , quando la Marzotto, oltre a non essere toccata dalla più forte crisi che colpl l'economia mondiale, poté all'opposto segnare la prima tappa di un allargamento che le permise di figurare, anche formalmente, come punta più avanzata del suo settore. La forte accumulazione, prodotta dallo sfruttamento della classe operaia valdagnese, fu impiegata nell'arco di tempo compreso nei primi anni trenta , per acquistare alcune piccole industrie, fallite sotto l'ondata di depressione generale. Per quanto riguarda Marzotto, occorre dire che la causa del suo allargamento fu dovuta all'evidente interesse che egli stesso pensava di poter trarre da questa mossa, effet335 Biblioteca Gino Bianco

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