nonostante il Marzotto continui a farsi garante di ostacolare ogni eventuale legislazione anticlericale, richiamandosi al Patto Gentiloni. Per riscuotere il consenso dell'elettorato cattolico, il Marzotto sbandiera il suo programma politico come conforme all'etica cristiana. I risultati delle elezioni elettorali vedono, nonostan te le polemiche e le opposizioni, vincente ancora una volta Marzott o, con voti 7.578 . Il cattolico Tattara è distanziato con circa metà delle preferenze (4.789 voti). Infine il socialista Giuriolo ottiene solo 155 voti. Tali risultati presentano , senza ulteriori commenti, una situazione che, se poteva risultare deformata dalla foga della battaglia elettorale, pure corrispondeva all'effettiva realtà 35 • Vittorio Emanuele Marzotto si ritira dalla politica attiva nel 1919; d'ora in poi, il successo elettorale sarà sempre di marca cattolica, il che contribuisce ad avallare la tesi che in realtà la popolazione valdagnese non aderisce col voto ad una ideologia e a un programma liberale, ma supinamente sostiene la figura del « paron ». Lotte rivendicative e repressione antioperaia. Nelle prime lotte operaie a Valdagno si può riscontrare una matrice comune, che è quella di voler recuperare una condizione o un diritto non rispettato da Marzotto; con le loro rivendicazioni quindi, gli operai non intendono porre in discussione l 'ordine di rapporti esistente, ma vogliono solo riconosciuti i loro più elementari , tradizionali diritti. La cronologia delle lotte dimostra come esse siano esclusivamente conseguenti alle più marcate forme di sfruttamento da parte del padrone: diminuzioni salariali, mancato riconoscimento di maggiore produttività, intensificazione degli orari di lavoro. La prima notizia di una lotta è del 1897, quando una quarantina di ragazzi si astennero dal lavoro per reclamare che fosse rispettato il riposo di un'ora a mezwgiorno, invece dei 20-25 minuti che venivano loro concessi 36 • Nel 1901 l'operaio Gavazzo viene licenziato perché non accetta di consegnare al Marzotto la lista degli iscritti al Partito Socialista 37 • Nel 1903 Marzotto licenzia un'intera famiglia 38 e nel 1907 una commissione, che egli stesso aveva ordinato di nominare, che riferiva i reclami degli operai scesi in lotta in seguito all'intensificazione dell'orario di lavoro e alla diminuzione delle paghe 39 • Ancora nel 1907, alcuni « mettifili » protestarono presso il padrone perBiblioteca Gino Bianco 327
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==