mezzi quasi meschini di questo industriale, la « nobile figura » che pur di arrivare al suo scopo di assoluto dominio non esita ad usare ogni mezzo, anche contro dei concorrenti di fatto assai poco temibili. In tal modo, con la deviazione della roggia, « venne a cessare la lavorazione del ferro. Vennero chiuse le officine della Contrà del Maglio di Sotto dove parecchi operai erano occupati nella preparazione di attrezzi agricoli, che avevano un notevole smercio nella zona» 12 • Evidentemente era proprio nei suoi progetti di sottomettere in tutti i modi l'intero paese, se impediva una possibilità di sviluppo, o anche soltanto di sussistenza, a tradizionali forme di artigianato, già inserite da tempo nella modesta vita produttiva locale. Nel 1910 Gaetano Marzotto morl, e la sua eredità fu divisa tra il figlio Vittorio Emanuele e i nipoti, figli di Luigi, morto qualche anno prima. Si veniva cosl a frazionare il complesso industriale, ormai già avviato sulla strada di un sempre più rapido sviluppo; in tal modo la Tessitura di Valdagno toccò a Vittorio Emanuele e la filatura del Maglio ai « Marzottini »: Gaetano, Luciano, Giuseppe e Luigi. Queste due fabbriche non restarono però separate a lungo; lo « spirito di governo » dei Marzotto impersonato questa volta da Gaetano jr., figlio di Vittorio Emanuele, riuscirà infatti ad avere la meglio anche in un simile caso, scavalcando i vincoli di parentela con « dolorose rivalità familiari » 13 , sempre però in modo coerente all'obiettivo di arrivare alla più perfetta forma di totale e incontrastato dominio. Per quanto riguarda la comunità valdagnese, abbiamo alcune notizie in due articoli apparsi alla fine del secolo, quando ormai l'industria Marzotto aveva superato i confini locali e si andava affermando in campo nazionale. Pietro Valle 14 descriveva in modo idilliaco « il paesello quasi ignorato »: « La vera prosperità di Valdagrfo e per cosl dire la sua trasformazione è data dallo sviluppo del ·Lanificio Marzotto, il più cospicuo in I talla dopo quello del Rossi di Schio ». Il Valle descriveva in modo piuttosto ammirato i « due vastissimi edifizi, uno per la tessitura, situato a mezzo chilometro dal paese, l'alt ro per la filatura a circa due chilometri presso il cosiddetto Maglio di Sopra ». Circa un quarto del paese era coperto dallo stabilimento dell'ora detta tessitura, dalle belle e comode case padronali del cav. Gaetano Marzotto e figli, da case operaie e di privati, dal bell'cdificio delle pubbliche scuole. [ ...] Mano a mano che l'industria si sviluppava e si estendeva, con bella fama di fabbrica2.ionc onesta, le si raggruppavano intorno 321 Biblioteca Gino Bianco
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