Classe - n. 7 - luglio 1973

'50-'60, sia come organizzazione economica che rifletteva i livelli di potere interni al mondo industriale, sia come trait-d'union fra industria e governo. La patetica figura di Angelo Costa, armatore e petroliere, sintetizzerà il raggiunto grado di monolitismo che il capitale italiano, nel decennio del « miracolo », avrà raggiunto attorno alle posizioni cli rendita. Infatti, lungo tutto il decennio, all'interno della Confindustria il potere verrà esercitato dall'Associazione Lombarda degli Industriali (l'Assolombarda), all'interno della quale il gruppo leader incontestato sarà rappresentato dagli elettrici, la cui attività base era rappresentata dal saccheggio puro e semplice delle risorse nazionali. La polarizzazione del capitale finanziario, ed in subordine di quello industriale , attorno agli elettrici e a Milano, porterà, ovviamente, a degli attriti, in quanto contrasterà con le posizioni più dinamiche (dal punto cli vista produttivo) quali quelle della Fiat; la stessa Fiat, ad un certo momento, dovrà uscire dalla Confindustria, o, detto in un altro modo, ne fu sbattuta fuori. In questa situazione, in cui si veniva evidenziando una contraddizione fra l'assetto istituzionale del grande capitale - e i gruppi politicamente dominanti - e chi era riuscito ad assicurarsi un certo sviluppo sia nei mercati esteri che in quelli nazionali, solo l'intervento del potere politico poteva permettere che il tipo di nonrispondenza fra istituzioni e realtà effettiva non avesse risultati distruttivi che potevano mettere in pericolo non più la sovrastruttura del sistema, ma il sistema stesso. Una prima decisione fu quella di permettere lo sganciamento delle industrie a prevalente partecipazione statale dalla Confindustria, onde permettere una maggiore articolazione del fronte padronale; il secondo colpo - i risultati del quale stiamo ancora vivendo oggi - fu la nazionalizzazione delle industrie elettriche, che del capitalismo italiano erano cuore e cervello. A spingere verso questa decisione - che fu l'unica realizzazione del centro-sinistra - erano varie forze, tutte interessate all'ammodernamento della struttura produttiva italiana, in un momento di grosse realizzazioni economico-produttive: i grandi consumatori di energia elettrica a scopo industriale (come i chimici, certi metalmeccanici ecc.) e non (vari organismi cli Stato); coloro che vedevano nella lotta alle più macroscopiche posizioni cli rendita e cli saccheggio lo strumento indispensabile per iniziare anche in Italia una politica di programmazione che dirigesse· lo sviluppo dell'industrializzazione, in particolare nel sud; coloro, infine, che vedevano 27 Biblioteca Gino Bianco

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