elevato negli anni dell'e spansione); il secondo è che il colpo decisivo verso la crisi fu dato dalle scelte politiche deflazionistiche della Banca d'Italia e del governo. Bisogna aggiungere che Carli non si limitò a stringere il cappio attorno alla gola dell'economia, ma fece di più: approfittando di una disposizione da lui effettuata anni prima, quando era ministro del Commercio estero, invogliò le banche a favorire la fuga all'estero dei nostri capitali, favorendo in tal modo l'all argamento dell'apertur a dell'economia italiana nel contesto internazionale. Stante la vertiginosa caduta degli investiment i degli anni '64 e '65 - più che di caduta degli investimenti si dovrebbe parlare di disinvestimenti veri e propri - e la stagnazione del mercato interno, compresso da una politica di bassi salari, l 'unica via d 'uscita della crisi fu trovata, da parte del governo e degli industriali, nella spinta alle esportazioni (che nel '64 e '65 aumentarono del 18 e del 20% rispettivamente) e nel «rilancio» dell 'edilizia abitativa (il primo di una sciagurata serie di « decretoni »). In effetti la natura stessa della crisi faceva sl che si passasse anche in Italia alla seconda fase dello sviluppo neocapitalista. Era cioè necessario passare dal momento in cui Io sviluppo era condotto dalle industrie produttrici di beni di consumo a quella in cui l 'accento cadeva più su quelle che producono beni di investimento moderni. Abbiamo già sottolineato come in questo settore vi fosse un forte dominio americano, in particolare tramite le esportazioni di beni USA ad elevata intensità di ricerca ed innovazione. Per vincere questo monopolio - o contestarlo in alcuni punti - sarebbe stata necessaria una politica economica che avesse protetto i mercati e le industrie nazionali e avesse spinto queste ultime nella direzione dell'espansione verso i mercati esteri pro prio nel campo dell'e sportazione dei nuovi beni di investimento; in breve sarebbe stato necessario spingere l'industria italiana - sulla scia di quella tedesca, francese ed inglese - verso l 'innesco del meccanismo neocoloniale. Inoltre , proprio in quegli anni cominciavano ad apparire chiaramente le gravi limitazioni, connesse alla domanda internazionale, di una espansione basata unicamente sull'esportazione di beni di consumo, stante la maggiore concorrenza che in quei campi esercitàvano tutta una serie di paesi « late comers ». È noto invece cosa successe. Le imprese americane prime, le svizzere, tedesche, francesi ed inglesi via via, conquistarono una dopo l'altra tutte le posizioni strategiche nel campo della produ23 Biblioteca Gino Bianco
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