Classe - n. 7 - luglio 1973

a) Agli effetti diretti della domanda dei paesi sviluppati, dei beni mb a) si aggiungono clietti indiretti, di moltiplicazione e di aa:clcrazione, per il nostro sistema; qui rilevano maggiormente gli clietti di aa:clcraziooe, ci~ gli effetti sulla domanda di BIM prodotti dall'indu,tria italiana. b) La nostra industria di produzione di beni di investimento è ormai totalmente dipendente dalla ricerca e dalle innovazioni che hanno luogo nei paesi sviluppati. Il nostro sistema economico è:, in tal senso, gerarchizzato non solo a quello degli Stati Uniti, ma anche a quello degli alrri paesi industriali europei (specie Germania) e al Giappone. Per questi motivi valgono, per l'Italia, gli effetti del nuovo dualismo internazionale; questo si verifica nel nostro paese con le stesse modalità con il quale si verifica nei paesi sottosviluppati. Da una crisi ali' altra. Le cause della crisi che interruppe il « miracolo » ed il modo in cui fu superata ci danno preziosi elementi per spiegare il « blocco » e la crisi susseguente degli anni '70. Secondo Sylos-Labini, la flessione che ha inizio nell'ultimo trimestre del '63 e termina solo al prin• cipio del '65 [ ...] ha origini essenzialmente interne [ ...]. La Sessione è preceduta da un rapido aumento dei salari, dei consumi e degli investimenti [ ...]. L'aumento dei salari viene accelerato, per una sorta di effetto dimostrativo dall'aumento degli stipendi dei pubblici funzionari [ ...]. La quota dei profitti industriali comincia a ftettere sin dal '61-62 [ ...]. Insieme ai profitti comincia a flettere il saggio di aumento degli investimenti. Tuttavia gli investimenti continuano a crescere, sia pure a veloci tà decrescenti, perché sono sostenuti da una crescente massa salariale. Sugli investimenti operavano quindi due forze contrastanti, la prima negativa e la seconda positiva: la flessione dei profitti e l'aumento dei consumi. Dal '63 in poi [ ... ] prevale la spinta negatiua e gli investimenti diminuiscono in termini assoluti; di conseguenza la disoccupazione aumenta ed il tasso di aumento dei salari viene frenato; come ultima conseguenza il saggio di incremento dei consumi diminuisce, la capacità inutilizzata cresce e viene meno un'altra spinta per gli investimenti. Nello stesso tempo la rapida espansione della massa salariale e dei consumi e l'aumento - sia pure a saggio decrescente - degli investimenti, determinavano un crescente deficit della bilancia dei pagamenti; di conseguenza la liquidità totale diminuisce e gli investimenti ricevono una ulteriore spinta verso il basso. La ~ • spinta decisiva viene data dalla restrizione creditizia [ ...] e la flessione economica diviene netta e generale 17• In questa descrizione della dinamica della crisi - la prima crisi capitalistica dell'Italia « neocapitalista» - vengono evidenziati due elementi particolarmente importanti: il primo è che si trattò di una tipica crisi da caduta del saggio di profitto (anche se si può notare come il !asso di investimento non era stato affatto particolarmente 22 Biblioteca Gino Bianco

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