capaci di rendere te01ocratico e verticistico l'intervento di élites studentesche), quanto maggiore è la fiducia nell'efficacia dello scontro diretto, e non delegato, nel concetto politico e non giuridico della ' democratizzazione' quale trasferimento del potere reale, e quindi da istituirsi e da rinnovarsi continuamente con l' azione politica ptima che da istituzionalizzarsi con la legge (sicché la pubblicizzazione degli atti rilevanti della Facoltà è rivendicata più come strumento di successivi più precisi interventi politici del Movimento, che non come soddisfazione di un principio di democrazia) •. Ibidem. s Dalla delibera N. 6 del Consiglio di Facoltà in data 29 mar:zo 1967: « [ ... ] l'istituzione di seminari, secondo le caratteristiche indicate dal Testo Unico al fine di compiere esperienze specifiche indicative della possibilità di procedere verso la costituzione di Dipartimenti. Il seminario è strumento di valore accademico (in termini di attestato di merito) sia dell'it er percorso dall'organico, sia dell'iter percorso all'interno del seminario •· • Dalla delibera N. 3 del Consiglio di Facoltà in data 20 marzo 1967. 7 L'unico atto del ministero è una brevissima lettera dell'8 luglio 1967 al preside della Facoltà professor De Cadi (prot . N. 1434 della Divisione III) in cui « si fa presente che la Commissione [di Riforma delle Facoltà di Archi - tettura] ha rilevato l'opportunità che, durante i lavori per la formulazione dei piani di studio, le Facoltà, se lo ritengono opportuno, possano iniziare col nuovo anno accademico (il '67-'68] una cauta [l a sottolineatura è nel testo] sperimentazione che consenta, nel rispetto delle norme in vigore, di recepire clementi utili alla impostazione dei piani di studio ». 8 Dal documento conclusivo degli studenti al Seminario Generale di Facoltà, del 6 dicembre 1967. 9 Ibidem. IO Il 18 mar:zo 1968 il ministero della Pubblica Istruzione indirizzerà una circolare ai rettori dal titolo « Possibilità di sviluppo dell'autonomia universitaria nell'ambito della legislazione vigente», in rui si ricorda che « tali attività [didattiche] devono concretarsi in varie iniziative, che vanno dall'intensificazione delle esercitazioni di seminarioo [ ...] allo svolgimento di particolari lezioni e cicli di conferenze ». 11 Dal documento dell' « Assemblea dei firmatari • del 16 dicembre 1968. 12 Da una lettera del preside della Facoltà De Carli al ministro della Pubblica Istruzione, in data 21 aprile 1968: « Una gravissima denuncia è stata fatta inconsultamente e nuovamente a danno della Facoltà di Architettura dal- · l'avvocato Adamo Degli Occhi. Essa termina cosi: 1 Uno Stato che non sia nemmeno in grado di assicurare la libertà di studio e di insegnamento e rimanga bloccato da considerazioni di opportunità elettorali e di indulgenza (che è, a questo punto, debolezza) è uno Stato molto vicino a rinunciare a tutte le sue prerogative'. Le dichiarazioni sono offensive per il nostro Ministero e per le università. La Facoltà di Architettura è colpita tanto gravemente che il Consiglio di Facoltà decide di prendere gravi provvedimenti legali ». Il Il Rettorato, a parte l'esposto alla magistraturadi cui si è detto, sospende la sessione di esami di aprile, motivando il provvedimento con la situazione di occupazione, nonostante che il preside della Facoltà avesse dimostrato la disponibilità di locali idonei aperti a tutti, cioè pubblici, per effettuare gli esarm. • 14 Dalla mozione dell'Assemblea di Facoltà del 14 mar:zo 1968. 1s Si leggerà in un documento della Commissione del 28 gennaio 1969: " L'intervento nei quartieri e nelle fabbriche è il tentativo proposto da settori avanzati del Movimento Studentesco per eliminare la falsa contrapposizione tra I interno' (scuola) ed 'esterno• (società). L'analisi delle contraddizioni nella scuola ha mostrato come queste fossero parte integrante delle contraddizioni dell'intera società. La generalizzazione di questo concetto, sebbene abbia avuto la funzione 207 Biblioteca Gino Bianco
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