gati ,. accademici, violando cosi le stesse leggi fasciste che stabiliscono una formale autonomia. (Ad Architettura, si è eliminato l'organo legittimo di gestione, il Consiglio di Facoltà, sostirucndolo con un illegale cosiddetto « Comitato tecnico », vero e proprio organo prefettizio 37 .) Né il tentativo , poi sconfitto dalle lotte di sede, di instaurare di fatto il numero chiuso, nella ricerca scalfariana dell'ordine ad ogni costo (ancora una volta Architettura banco di prova 38 ), deve apparire contraddittorio con l'utilizzazione della scolarità di massa nel senso prima detto . Ciò rientra perfettamente nella linea del centro-destra che, anche a scapito di equilibri possibili in un disegno a lungo termine, intende ottenere subito il risultato di rompere la forza delle masse srudentesche, cercando di dividerle come cerca di dividere l 'occupato dal disoccupato, per respingerle dalla giusta strada di lotta unificante che, come abbiamo visto, hanno i,mboccato. In questo quadro, la questione di Architetrura assume connotazioni specifiche, soprattutto in relazione al fatto che tale facoltà appartiene ad una istituzione qual è il Politecnico milanese. La borghesia milanese, le autorità accademiche del Politecnico, i governi hanno sempre respinto ogni istanza di rinnovamento anche quando, come abbiamo visto fino al 1967, il movimento degli studenti si batteva per un puro e semplice aggiornamento culturale. Nel momento in cui è apparso esplicito che 10 anni di lotte avevano resa operante la prospettiva di un ruolo sociale per la Facoltà, come reale fondamento di un contropotere nascente dal basso nell'istituzione, il potere pone l'obiettivo a tempi stretti dell'isolamento della Facoltà dai potenziali alleati e quindi della sua distruzione 39 • Tuttavia , risultando di.flicilmente accettabile anche per taluni settori della borghesia l'ipotesi della soppressione fine a se stessa della Facoltà e tra l'altro non avendo portato sufficienti frutti il licenziamento di oltre un terzo dei professori, spetta alle baronie accademiche del Politecnico coprire la distruzione con una operazione a medio termine, prima di smembramento e sterilizzazione della Facoltà, poi di ricomposizione di alcune parti di essa con parti di Ingegneria in due facoltà distinte, una di « edilizia » cd una di « ingegneria del territorio», entrambe sotto un più sicuro controllo politico e culturale dell'autorità del Politecnico come da sempre è per la Faéoltà di Ingegneria'° . La prima divisione che si -intende attuare è appunto tra « urba204 Biblioteca Gino Bianco
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