dominante è coinvolta la generalità delle forze produttive, la repressione si fa più dura fino ad approdare all'attuale tentativo di « soluzione finale " 36 • È chiaro che la sospensione della sessione estiva d'esami del 1971, il contemporaneo deferimento degli otto professori di ruolo del Consiglio di Facoltà al Consiglio di Disciplina e la successiva escalation - giunta, dopo aver tolto di mezzo il Consiglio di Facoltà per insediare al suo posto un vero e proprio commissariato del governo, ad eliminare gran parte dei docenti di sinistra ed infine a fare della Facoltà il banco di prova della controriforma - sono fasi di un'operazione accuratamente concertata per demolire un esperimento prima progredito fra alti e bassi (si poteva dunque in una certa misura regolare la valvola della repressione), ma ora cosi chiaramente manifesto nel suo antagonismo da diventare pericolosamente riconoscibile ed esemplificativo nel quadro complessivo del sistema dell'istruzione. Nel parallelismo fra la strada delle lotte per un uso sociale della Facoltà e la strada della repressione, la drammatica vicenda dei baraccati del principio di giugno 1971 si colloca come episodio di forte rilevanza ma indipendente dalla ferrea logica che lega insieme progressione dell'esperienza di scuola ed escalation della repressione. Infatti il potere accademico e politico utilizza questo episodio come pretesto per suscitare, dopo il sospetto e la denigrazione, addirittura il timore e l'odio verso la Facoltà degli strati borghesi di Milano e quindi per acquistarne il consenso a quella che sarà la vera e definitiva repressione contro l'autentica capacità della sede di Architettura di essere conflittuale, vale a dire contro la sua produzione scientifica e formativa legata alle lotte della classe operaia. Tant'è vero che sarà proprio il contenuto dell'insegnamento l'oggetto dell'acuirsi recente della repressione. Il « massacro » di docenti avviene appunto per togliere di ·mezzo l'offerta di una determinata didattica e ricerca e di determinate forme di lavoro portate da quegli intellettuali che hanno cercato di ritrovare la loro ragion d'essere nella scuola nel fare da tramite fra i problemi espressi dalle lotte di massa e la pratica conoscitiva. 9. La portata politica della restaurazione ad Architettura . Se mai è potuta sussistere l'illusione che la funzione di sacca di contenimento di forza-lavoro, riservata alla scuola dal capitalismo italiano, potesse corrispondere alla formazione di un esercito di ri- ''Biblioteca Gino Bianco 201
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