Classe - n. 7 - luglio 1973

maggio del 1971 permette un primo incontro tra la Facoltà_ e le forze politiche e sindacali, significativo non solo in sé per gli apporti diretti al dibattito interno alla sede, ma soprattutto perché fa uscire allo scoperto un lungo processo di maturazione che era rimasta nel chiuso dei singoli gruppi di ricerca ed indica la strada delle assemblee popolari e degli incontri seminariali come momenti di confronto con forze esterne impegnate nella lotta per la « casa servizio sociale », . momenti necessari per stabilire un nuovo rapporto tra conoscenza nella scuola e prassi della classe operaia. D'ora in poi il problema della casa, inteso come relazione stretta che corre tra organizzazione dell'insediamento umano e lotte per il controllo di massa dell'uso e della gestione del territorio, sarà il riferimento obbligato di gran parte della produzione scientifica di docenti e studenti, sia pure a partire da diversi punti di vista. Questo progresso decisivo è stato possibile perché erano venuti maturando ripensamenti e crisi dell'« intellettuale borghese» che dominava p~ima la scena della Facoltà. Ciò a sua volta è stato causato dalla dialettica che man mano si era venuta imponendo tra una conoscenza che muoveva dai problemi « sociali », assunti genericamente e non senza contraddizioni, e la nuova forza e i contenuti delle lotte operaie del 1969. La propositività della lotta operaia che dalla fabbrica va a colpire i nodi centrali che determinano la condizione di vita delle masse popolari spazza via il logoro soliloquio della cultura degli architetti e ne prende il posto come riferimento necessario delle esperienze didattiche. L'egemonia culturale dei contenuti trasmessi dalle lotte di massa alla scuola intacca l'autonomia delle singole discipline già da tempo sottopos te a critica e demistificazione per linee interne. Nello stesso Consiglio di Facoltà si afferma « il superamento dell'azione difensiva svolta negli ultimi anni », si abbandona la « scelta di non scegliere» e si riconosce che l 'avanzamento dell'espe- • rienza deve passare attraverso il consolidamento delle conquiste degli studenti e dei docenti. Per la Facoltà reale è ormai irreversibile l'affermazione di un ruolo sociale. Implicitamente la Facoltà sembrerebbe aver vinto la battaglia per la rottura dell'isolamento che le continue azioni repressive avevano creato attorno all'esperienza di lotta e aver acquisito il diritto all'alleanza col movimento operaio. Ma proprio per questo, cioè perché la lunga ed anche contraddittoria esperienza di lotte ha trovato definitivameqte il suo giusto sbocco e dunque perché nella prospettiva di un'attività antagonistica alla « cultura ,. Bibli 3PSca Gino Bianco

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