Classe - n. 7 - luglio 1973

nali verrebbe ben presto squalificata dalle stesse mutazioni imposte dal livello tecnologico). Al contrario, indirizzare le potenziali forze produttive verso una conoscenza globale significa metterle innanzitutto nella condizione di comprendere il rapporto di produzione in cui si andranno a collocare e in che direzione questo vada mutato per consentire la loro liberazione cd il loro sviluppo secondo un processo che ammerte solo soluzioni per la massa. Ciò comporta la sconfitta di chi, con qualsiasi motivazione, tende a dequalificare e distruggere la scuola: questa istituzione borghese può essere sotuatta all'uso capitalistico nei fatti solo attraverso un uso nuovo, che sia cioè al servizio delle forze produttive [ ...). Oggettivamente, la lotta dclle forze produttive per acquisire il diritto ad una continua formazione [ ... ) è tutt'uno con la lotta per determinare il rapporto di produzione in cui tali forze sono impegnate. Se quindi è inconfutabile che conquistate il diritto allo studio generaliz. zato ha un senso solo se si conquista contemporaneamente il diritto al lavoro generalizzato [ ...) appaiono evidenti le irrevetSibili linee convergenti di un movimento di massa nclla scuola e sulla scuola con la più generale mobilitazione delle masse popolari 33. Questa -posizione politica si pone come punto di riferimento alternativo all'economicismo all'interno dell'assemblea docenti. Attorno ad essa si coagulano in breve tempo parecchi docenti subalterni di ogni grado che sostanzialmente avevano fatto capo a quattro delle cinque posizioni emerse in occasione del seminario « dei cinque gruppi» dell'anno precedente. Si forma cosl un gruppo denominato « Comitato Politico » di cui fanno parte numerosi docenti di sinistra definiti dagli studenti « docenti democratici » che daranno origine, l'anno successivo, alla sezione di sede della CGIL Scuola. Abbiamo già notato, al contrario, come l' altra linea dell'assemblea docenti (quella del Cd'A, cfr. nota 32) derivasse dalla quinta posizione venuta in luce al seminario. I fondamenti della lotta che il Comitato Politico porta avanti sono riassunti in un documento rivolto all'intera Facoltà: Siamo di fronte all'esigenza espressa (ma alla quale fino ad oggi non è corrisposta una conseguente responsabilità di gestione) di riaffermare un controllo politico di massa sull'attuale organizzazione della Facoltà, la proposizione quindi di un livello di lavoro collett ivo di Facoltà che sia in grado di mettere complessivamente in discussione le attuali presenze pluralistiche che non mostrano alcun indirizzo politico identificabile a livcllo dcll'organizzazione complessiva. La riaffermazione di un momento politico-produttivo collettivo di Facoltà deve oggi necessariamente passare per il problema dell'uso e della gestione sociale della fcuola e del lavoro di didattica-ricerca. Ciò significa affermate la centralità del sistema dcll'istruzione come terreno di scontro politico sia per le forze che nella scuola operano sia per quclle che, fuori dalla 1CUOla, pongono 196 Biblioteca Gino Bianco

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