Classe - n. 7 - luglio 1973

privilegio degli sfruttatori, portctà avanti conseguentemente gli interessi e le esigenze degli sfruttati >l. L'altra linea, che si riallaccia al filone delle lotte che avevano portato alla sperimentazione e che quindi utilizza le contraddizioni presenti nel piano, trae dalla relazione fra progetto di riforma Misasi e stato della Facoltà gli elementi per radicare e verificare nel lavoro di massa gli enunciati. Collocando la questione dei bisogni materiali degli studenti nella scuola di classe in una prospettiva politica riferita al problema dell'egemonia degli studenti sulla propria formazione, si cerca di operare una sintesi tra sindacalizzazione degli studenti e strategia sulla scuola. Allo spreco delle risorse intellettuali e alla divisione degli studenti nel lavoro universitario che sono le caratteristiche fondamentali dell'attuale assetto di Facoltà, gli studenti devono contrappo"e un lavoro collettivo in condizioni di studio omogenee, uguali per tutti. Di fronte al tentativo ministeriale di mantenere estranea alla scuola le problematiche inerenti alla lotta di classe, dietro allo slogan di una ' scuola autonoma ', gli studenti che vivono sempre piu autonomamente la contraddizione tra sviluppo e diffusione del sapere e assetto capitalistico della società devono indiriwzre le proprie scelte di lavoro su problematiche generali di interesse sociale [ ...]. La possibilità che la massa degli studenti ha di incidere nella realtà, di modificarla e di modificare la propria condizione ~ quella di conoscerla a fondo, di sviluppare la critica della storia della scienza borghese, di ricondurla agli effettivi rapporti di classe, di conoscere l'effettiva realtà sociale generale e particolare e di incidere come movimento cli massa nello scontro di classe sotto la direzione della classe operaia e della sua teoria scientifica, il marxismo-leninismo-pensiero di Mao. !! chiaro [ ...] che la lotta per il diritto allo studio e al lavoro è attuabile fin d'ora nclla prospettiva dell'abbattimento dello stato borghese; lottare per il diritto allo studio significa rispondere alla dequalificazione programmata con una qualificazione scientifica e politica di massa, sviluppando le capacità intellettuali e produttive degli studenti nel senso di una sempre maggiore presa di coscienza politica. Il M. S. non ha mai condotto una battaglia per la defiscalizzazionefine a se stessa. Solo i ricchi borghesi, nella logica di chi ruba alla società e wol farsi riconoscere i meriti (laurea) per questo furto, hanno interesse a non a=coccre le proprie capacità conoscitive, solo i ricchi borghesi [ ...] identificano qualificazione professionale e qualificazione scientifica, e quindi, poiché viene dequalificato il titolo di studio, non hanno alcun interesse per la conoscenza. La lotta per il diritto allo studio non inizia n~ termina con la lotta per il presalario. [...]. Affinché questa lotta [per il presalario] diventi un momento qualificante della lotta studentesca ~ necessario che gli studenti portino avanti Biblioteca Gino Bianco 193

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==