Classe - n. 7 - luglio 1973

trovare un rapporto con la massa, a fare i conti con cib che, sempre si presumeva, interessava principalmente la massa (esami, precedenze d' esame, numero dei corsi e delle ricerche da frequentare durante un anno e cosl via) e quindi adeguarsi ad una riduttiva azione sindacalistica come unica alternativa alla separazione. 7. 1971. Due linee di lotta investono tutta la Facoltà. Cosl all'inizio dell 'anno accademico 1970-71 due aspetti definiscono la situazione di Architettura: da un lato la massificazione s~mpre più accentuata, dall'altro la forza, la durata ma nello stesso tempo l'usura del piano. Essi stabiliscono le basi di due linee politiche del movimento. L'una assume ormai in senso strategico i bisogni materiali e il disagio degli studenti. Si sostiene che la didattica, anche la più qualificata nelle ricerche, è comunque selettiva su basi di classe .; che è irrilevante criticare il piano per i contenuti perché la questione dei contenuti culturali è indipendente dalla condizione di sfruttati che gli student i vivono. A favorire il rafforzarsi di questa linea è appunto il fenomeno che investe, all'inizio dell'anno, Architettura, come altre facoltà: la liberalizzazione degli accessi all'università provoca un'impennata delle iscrizioni (gli studenti sono ormai circa 3.200) e insieme una maggior articolazione della composizione sociale; inoltre risulta in forte espansione la quota di studenti lavoratori, che superano le 500 unità. La selezione è di tipo nuovo. Dopo le lott e del '68 tutti gli iscritti arrivano al titolo, anche se non frequentano. Ma le due categorie fondamentali funzionano ugualmente. Il titolo è inflazionato, vale sempre di meno; la vera selezione avviene sul mercato del lavoro, dove gli studenti lavoratori, i geometri che cercano di sfuggire alla dequalificazione del loro diploma sono costretti a vendere subito la loro forza-lavoro. Gli altri, che frequentano I full . time, possono farsi mantenere a lungo e collocarsi meglio 29. Si rifiuta la lotta sui contenuti dell'insegnamento e sulle forme di organizzazione della didatti ca perché ciò sarebbe un momento di cogestione col potere che si vorrebbe distruggere. La borghesia non può che mantenere la selezione di classe nella scuola, ed essa consiste in una serie di strumenti di selezione: economici, ideologici, politici, nella contrazione di clientele, etc. [ ...]. Il diritto allo studio e il diritto al lavoro potranno essere conquistati dalle masse popolari solo nel me>- mento in cui il proletariato, soppresso il potere della borghesia, abolito il 192 Biblioteca Gino Bianco

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