Classe - n. 7 - luglio 1973

spetto alla tradizione: non più o non solo la ricerca separata in Istituti specificatamente addetti, nel migliore dei casi riversabilea posteriori sulla didattica (si ricordino le rivendicazioni studentesche fino al 1967), ma l'impegno diretto degli studenti nella ricerca considerata corpo della didattica. Didattica di massa e ricerca di massa diventano due sinonimi circa la nuova domanda di conoscenza fuori dall'imposizione autoritaria dei piani di studio e definiscono la condizione attraverso cui si realizza, sebbene ancora solo per gli stu• denti già all'interno della scuola, il diritto allo studio nel senso di « diritto di studiare ». « L'autogestione e l'autogoverno delle componenti universitarie (studenti, docenti, ricercatori)» costituiscono la condizione per un programma di lavoro nuovo, sperimentale, non istituzionale [ ...). La sperimentazione è la conferma dell'autogestione fondata nel potere srudentesco, alternativa alla natura del potere nell'Università e all'assetto istituzionale che lo sopporta e capace di contestare nei fatti le forme dell'organizzazione della cultura, nell'Univer sità in particolare contrapponendovi condizioni non autoritarie e -coercitive di lavoro e di formazione rultW'alc e professionale . - in funzione di una nuova didattica di massa; - secondo il principio del lavoro-formazione degli studenti nella ricerca; - in un quadro di programmazione della ricerca stessa; - ·sostenuto dalla formazione dell 'organico docente-ricercatort a Jull 4 time 11• Su queste basi si muove l'intera Facoltà ad eccezione di una frangia di docenti, per lo più delle materie cosiddette tecnico-scientifiche e molto legati al potere e alla « cultura » del Politecnico, che si emarginano richiudendosi nella propria sfera di interessi corporativi. L'originale e difficile esperienza procede, cosl chiusa com'è all'interno della sede, in un acuirsi di tensioni che l'assenteismo prima e la netta opposizione poi del rettorato del Politecnico provocano. La difficoltà di gestione didattica , in sé oggettiva per l'uso di un metodo cosl nuovo come quello della ricerca di massa per gruppi, è aumentata dalla contraddizione, non risolubile nell'im• mediato, tra la novità dell'organizzazione del lavoro e, in molti casi, il recupero didattico di roba vecchia, la mancanza di analisi in ordine alla rifondazione della disciplina, l'utilizzazione pura e semplice della cultura precostituita dei docenti, il pericolo dell'isolamento delle singole ricerche. Cosa che induce nella pratica sia un quantum gi cogestione sia l'evasione dal confronto e dallo scontro. Tutti questi risvolti negativi non dovevano certo apparire sorprendenti, ma tuttavia costringono gli studenti a misurarsi sia con 180 Biblioteca Gino Bianco

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