zione. È innegabile però il valore fondamentale di altre conquiste . In primo luogo, nel campo dei chiarimenti necessari, per la lotta, circa la gerarchia del potere nell'istituzione, l' individuazione del Ministero della Pubblica Istruzione, quindi del governo, come controparte da aggredire immediatamente, attraverso le pressioni sul Consiglio di Facoltà; in secondo luogo, nel campo dei valori politici collettivi che le lotte possono accumulare, la direzione di massa della lotta, l'impegno e la creatività di massa. È durante l 'occupazione infatti che la massa degli studenti verifica continuamente il mandato ai propri rappresentanti, afferma la « fiducia nello scontro diretto e non delegato» 3 , esprime nuovi quadri; inoltre si impegna in un colossale sforzo di conoscenza minuta dell'anatomia e della fisiologia della Facoltà, dando luogo ad un prodotto studentesco questa volta di ben più ampia portata dei prodotti di contestazione dell'insegnamento urbanistico del 1965. Quel che è noto come Il libro bianco della Facoltà di Architettura, atto di pubblicizzazione appunto di quel lavoro conoscitivo, è un autentico prodotto di massa. In una Facoltà dove da un lato anche i migliori dei docenti uf!ìciali non possono certo dare un contributo efficace alla risoluzione della crisi partendo dall'interno della singola disciplina e dove dall'altro gli assistenti ed in generale i subalterni « producono» in senso prevalentemente sindacale, il libro bianco diventa il prodotto politico-culturale più interessante e coerente per la sua puntuale penetrazione nella complessa realtà storica della Facoltà 4 • È vero che, una volta cessata l'occupazione, l'azione studentesca non potrà districarsi subito dal complicato inviluppo di problemi che il mutato atteggiamento del Consiglio di Facoltà ha posto e non potrà andare molto al di là di un lavoro di sistematizzazione delle rivendicazioni accumulatesi in un'ormai lunga battaglia prevalentemente a carattere culturale; è vero che, di fatto , alcune questioni di fondo, come quella ad esempio della ricerca scientifica, non vengono ancora colte per la potenzialità di sviluppo degli interessi della massa studentesca in esse stesse racchiuse, per cui la separazione tra didattica e ricerca non è messa completamente in discussione; tuttavia, •sia per gli obblighi indotti sul Consiglio di Facoltà, sia per la consapevolezza acquisita circa alcuni elementi di struttura dell' istituzione, sia per l'oggettiva crescita di forza contrattuale e politica che l'esperimento di un'occupazione di quel tipo ha provocato, gli studenti pongono alcuni punti fermi dai quali si svilupperà la lotta del '68 ad un più alto grado di politicizzazione e con una ele177 Biblioteca Gino Bianco
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