Classe - n. 7 - luglio 1973

scelte in ordine a quest'ultima, gli idrocarburi costituiscono una contropattita valida, sia attraverso accordi di approvvigionamento a condizioni pattuite col paese finanziatore, sia mediante intese di associazione nella ricerca e nella produzione, che saranno tanto più stabili quanto più saranno estese a tutto il ciclo produttivo-distributivo, saranno prive di risvolti neocolonialisti quali si avevano da parte francese nell'intesa (fallita) con l'Algeria, e saranno connesse a più vasti accordi di cooperazione economica. Se intese di approvvigionamento o di associazione consentono ai paesi produttori un'accumulazione più elevata e sicura per i propri piani di sviluppo, gli accordi di cooperazione economica offrono loro più vaste possibilità per l'industrializzazione e per i suoi sbocchi di mercato. A loro volta, i paesi consumatori trovano in tali accordi di cooperazione le basi per « costruire » mercati organizzati per la propria espansione industriale, come è apparso chiaro per l 'Italia nelle proposte dell'Algeria, rinnovate anche dopo il voltafaccia dell'ENI del '64-'65, ed ora in quelle dell'Irak. Inoltre, l'intesa tra Stati consente di affermare una posizione pubblica forte nell'approvvigionamento, quale leva per una politica energetica e petrolchimica sottratta all'egemonia del Cattello e dei gruppi oligopolistici interni; basata invece sull'egemonia dell'industria pubblica su tutto il ciclo, finalizzata a un diverso tipo di sviluppo. In It alia ciò ha stretta attinenza con un rovesciamento del « piano chimico » che dia dimensioni più vaste a tutto il settore , superando i ridimensionamenti della Montedison e le subordinazioni dell'ENI: non solo può essere la base per intese tra l 'industrializzazione nei paesi produttori e l'espansione delle nostre attività industriali profondamente rinnovate, giungendo anche a soluzioni di complementarietà tra gli impianti petrolchimici in quei paesi e le attività chimiche nel nostro; ma può alimentare in questo quadro uno sviluppo equilibrato della chimica primaria e secondaria su un piano espansivo anche europeo, tale da aprire nuove prospettive alle varie aree chimiche e al Mezzogiorno, superando contrapposizioni altrimenti laceranti. D'altra patte, se tale linea ha ovvie implicazioni antimperialistiche, dato il peso mondiale del « Cartello » e le note tensioni nel Medio Oriente, essa richiede anche un mutamento della politica energetica della CEE, rimasta ancora alla « filosofia » appunto del Cartello e tradottasi nelle drastiche riduzioni delle importazioni nel '71-'72 dai paesi che hanno «nazionalizzato,., Algeria, Libia, cd Irak . Si tratta di rovesciare tilli indirizzi, premendo per intese-quadro 162 Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==