porto privato, ben più che in altri paesi, anche se in cifra ammontano a 848 milioni di dollari rispetto a 1.069 in GB, 1.263 in Giappone, 1.742 in Francia, 2.046 nella RFr e 4.645 negli USA: discorso che può ripetersi per la garanzia pubblica per gli investimenti privati, via via estesasi dagli USA agli altri paesi. Ne deriva un'intima debolezza del rapporto economico commerciale in direzione dei PVS (e dei paesi socialisti) che riflette ed aggrava le distorsioni del processo produttivo del paese, rivolto negli anni del boom per circa il 30% alle esportazioni, con una concentrazione in tre paesi (RFf, Francia ed USA) esposta a tutti i contraccolpi congiunturali e politici, e con una preponderanza sia dei beni di consumo durevole esposti a concorrenze e saturazioni, sia dei beni , di consumo a bassi livelli tecnologici e salariali condannati a posizioni marginali di profitto e di mercato, tra l'altro concorrenti coi prodotti di prima industrializzazione dei paesi emergenti. Non basta dunque affermare, come fa Petrilli , che « esiste in un'economia come la nostra una correlazione oggettiva tra Io sviluppo economico generale - evidente condizione per lo stesso superamento degli squilibri territoriali - e il rafforzamento della nostra presenza internazionale » 32 , sicché è sufficiente, in questa visione spontaneistica, l'aumento del sostegno e della « garanzia » pubblici agli investimenti privati, mettendo l'IRI sullo stesso loro piano. Occorre invece costruire correlazioni concrete ed effettive, spostando l 'indirizzo e i meccanismi dello sviluppo nei nostri paesi in modo che operino nei fatti per il superamento degli squilibri interni e per un nuovo rapporto coi paesi emergenti. È in tal modo che si possono dare dimensioni nuove ai rapporti tra Stati, in base appunto a connessioni tra i rispettivi programmi di sviluppo. Ed è in tal modo che si possono individuare complementarietà basate su un reciproco vantaggio complessivo, valutato appunto in fun. zione di quei programmi, fino a concretarsi in intese di cooperazione che favoriscano in modo organizzato e stabile l' espansione industriale dei nostri paesi e l'industrializzazione di quelli emergenti, costituendo un terreno privilegiato per il ruolo dell'industria pubblica. Un esempio concreto ed attuale è dato dal petrolio. La battaglia dei paesi produttori per i prezzi nel 1971 " ha strappato i primi elementi di un nuovo assetto monetario, ed ha affermato il diritto alla nazionalizzazione o ad altre forme di disponibilità delle proprie risorse, per farne la base di un'accumulazione e un'industrializzazione accelerata. Per ottenere investimenti per le proprie 161 Biblioteca Gino Bianco
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