Classe - n. 7 - luglio 1973

per infrastrutture, servizi sociali, ed aiuti più liberali, serve l'azione dei gruppi privati per penetrazioni industriali del tipo già visto. Misure per il commercio internazionale sono chieste da tutto lo schieramento del Terzo Mondo pur cosl differenziato al suo interno, ed anche da paesi, come la Francia, particolarmente interessati a un più dinamico rapporto coi PVS. La stessa nazionalizzazione delle risorse-chiave viene attuata da paesi come l'Algeria, il Cile o l'lrak, ma anche da paesi come la Libia o la Guyana britannica. Proprio questo intreccio cli spinte e controspinte pone l'esigenza cli utilizzare tutte le contraddizioni dell'avversario e tutte le convergenze antimonopolistiche per azioni contro capisaldi dell 'assetto' strutturale esistente, nel corso delle quali la pressione delle masse renda egemoni gli obiettivi della strategia operaia. Si tratta cli portare le diverse stratificazioni contadine a rompere assetti agrari costituiti vuoi da aziende moderne « straniere » e da piantagioni spesso locali, vuoi da sistemi feudali o da contesti tribali: e di portarle ad int rodurre invece, nei modi adeguati, forme cli produzione e cli accumulazione - associative, o pubbliche e autogestite - tese a sottrarsi alla logica capitalistica di squilibrio. Si tratta di ottenere - con la nazionalizzazione, o con altre forme realisticamente possibili - la disponibilità delle risorse-chiave per riversarne l' accumulazione nella creazione di impianti a carattere pubblico e ad alta tecnologia, programmati come centri motori di attività derivate o indotte. Si tratta di avviare processi diffusivi cli industrializzazione, facendo leva sui due assi portanti ora accennati e sull'avvio di un meccanismo pubblico di accumulazione e cli investimento. E si tratta cli subordinare a tali scelte gli investimenti dall'esterno, superando cosl il dilemma tra il bisogno di capitali esterni e il pericolo del loro accaparramento di risorse e dei loro impulsi a formazioni capitalistiche subordinate; pericolo questo, operante anche per le economie a opzione socialista, costrette a ricorrere a quei capitali e ad operare comunque nel mercato capitalistico. La pressione e partecipazione delle masse è essenziale per portare a fondo processi di questo tipo. Ciò ripropone anche per i PVS i problemi di un rapporto dialettico tra masse, sindacato, partito, e Stato: non nel senso cli esportarvi le distinzioni formali europee, ma nel senso cli trovare i modi e i contenuti cli una dialettica reale in quei contesti storico-sociali, in relazione anche al prevaleré nel loro assetto politico ed economico delle istanze innovatrici o delle forze del pPivilegio e dello sfruttamento. La stessa 158 Biblioteca Gino Bianco

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