guale ,. 19• Entrambe le analisi, in effetti, finiscono per girare su se stesse se non risalg_onoai nodi del processo produttivo nei vari contesti. Lo conferma W. Kula che, in un suo saggio di grande interesse lii, rileva come « i prezzi del mercato mondiale ,. operino un supersfruttamento del lavoro maggiore della schiavitù, con la differenza che contro di essi è « più difficile insorgere ,._ Egli precisa inoltre che « il mercato mondiale fissa dei prezzi alti a merci la cui produzione è poco costosa (rendimento elevato del lavoro) e dei prezzi bassi a merci la cui produzione ha un costo alto (basso rendimento del lavoro)», dando appunto luogo a « uno scambio non- · equivalente ». Kula riconduce però subito tale tendenza al meccanismo avviatosi con lo sviluppo industriale capitalistico « di lasciare ad altri i settori di produzione in cui il rendimento del lavoro è relativamente basso, e riservarsi quelli in cui è relativamente più alto»: meccanismo che, « una volta scattato, funzionava in modo automatico e si rafforzava nel suo stesso funzionamento ,., facendo sl che il capitale « veniva investito là dove il lavoro era ad alto costo, ritenendo a ragione che la forza-lavoro a buon mercato - non qualificata, misera - sarebbe spontaneamente andata verso di esso », o che, restando nel paese di origine arretrato, « avrebbe comunque lavorato le materie prime di cui aveva bisogno » per trarne valore aggiunto, super-profitti e potere. A parte dunque la difficoltà di « valutare quando lo scambio è equivalente », difficoltà non eliminata dalle elaborazioni di Emmanuel, è al meccanismo del modo di produzione che bisogna risalire, affrontandone le basi strutturali nei vari contesti. Tutto ciò non esclude un rapporto di causa ed effetto reciproci con l 'accaparramento di risorse attraverso i canali monetari e commerciali internazionali. I primi, già gravi nell'azione del FMI, sono diventati drammatici con la crisi del dollaro, le misure nixoniane 21 ed ora le nuove vicende. I secondi, inaspriti dalle regole liberistiche · del Gatt, imposte nel 1948 dagli USA in funzione della carica espansiva della propria economia uscita dominante dalla guerra, si sono risolte in un esasperato drenaggio di reddito verso le metropoli, tanto più vasto quanto più si radicava l 'assetto oligopolistico 22 • Ciò che ci preme sottolineare è che, per quanto importante sia questo terreno di scontro per una modifica del rapporto attuale, il discorso di fondo torna alle basi strutturali in cui si esprime la ricordata matrice di squilibri e di sottosviluppo inerente allo sviluppo capitalistico. 152 Biblioteca Gino Bianco
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