Classe - n. 7 - luglio 1973

gere un'organica unità di classe sul tema generale del « diritto alla città »; il sottovalutare infatti uno solo dei tre livelli porterebbe il movimento ad impasses di volta in volta sempre più evidenti. 1 Le lotte per la casa appaiono in tutta la loro evidenza a partire dal '68, ma risalgono a ben guardare al secondo dopoguerra, articolandosi con diversità rilevanti da contesto a contesto e da periodo a periodo. Ad esempio le lotte recenti dei baraccati romani costituiscono una svolta, se pur determinante, di un movimento che risale all'epoca papale e che ha seguito l'evolversi della capitale sotto Giolitti, durante la • febbre edilizia •• fino allo sventramento fascista e alla più recente espulsione del sottoproletariato dal centro storico. :Il indubbio che le lotte del '68 sono qualitativamente diverse da quelle precedenti per una maggiore socializzazione, e per una più spiccata tendenza antiriformista, anche se una approfondita analisi storica potrebbe meglio evidenziare analogie e differenze. 2 L'Apicep è l'associa,ione provinciale degli inquilini dell'edili,ia popolare controllata in pratica dallo IACP; l'Unia è l'Unione naiionale degli inquilini e assegnatari ed è controllata dal PCI 3 Questo suffragherebbe l'ipotesi di una dipenden,a strutturale del movimento per la casa dalle lotte studentesche e da quelle operaie dell 'autunno caldoi ma in effetti un'analisi più attenta potrebbe evidenziare una semplice convergenza di maturazione politica tra i due movimenti nati da condizioni oggettive diverse, e che trovano una forma di interdipendenza reciproca durante periodi di mobilitazione collettiva. 4 Questo discorso si collega direttamente alla composizione politica e all'ideologia dei gruppi che hanno portato avanti le lotte urbane, e che hanno trasferito anche a questo livello il grado di avventurismo politico o di intervento più circostanziato che caratterizza la loro linea. Pensiamo alla diversità tra la parola d'ordine • prendiamoci la città» di Lotta Continua e il lavoro continuo e capillare dell'Unione Inquilini. 5 La differenziazione tra limiti interni ed esterni è solamente di comodo: appare chiaro infatti che risulta abbastanza difficile determinare con chiar=a a che punto e a che li vello queste carenze si siano poste e con quale significatività, anche di tipo temporale. 6 A. P1zzoRNo, Introduzione allo studio della partecipazione polit ica, in • Quaderni di Sociologia•• n. 34, 1966. Biblioteca Gino Bianco

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