Classe - n. 7 - luglio 1973

professione, in maniera delegata, una parte del potere borghese. Il rapporto con architetti, urbanisti, sociologi non è mai uscito, come per gli studenti, da un generico solidarismo e non si è tramutato in un apporto fondamentale e di reciproca trasformazione tra protagonisti sociali delle lotte e « tecnici ». Il punto focale del discorso è però rappresentato dai contatti con la fabbrica, avutisi soprattutto attraverso l'iniziativa di singoli operai, senza tentare un discorso all'interno dei luoghi cli produzione con interlocutori politici organizzati quali: i consigli di fabbrica, i comitati cli base, le assemblee autonome. Il discorso va poi approfondito per quanto riguarda i lavoratori edili che dovrebbero costituire gli alleati immediati della lotta per la casa, in quanto direttamente coinvolti nella produzione del bene stesso. D'altro canto, le lotte degli edili corrono il rischio di diventare corporative proprio perché isolate dalle altre lotte di fabbrica e da quelle di quartiere (in cui, e questo è l'assurdo, compaiono anche gli edili come attori non secondari). A ciò concorre la loro polverizzazione in piccole e piccolissime imprese, l'arretratezza dei sistemi cli costruzione, la pendolarità e la forte mobilità della manodopera nel settore, il persistere all'interno del cantiere di una forte gerarchia professionale che rallenta la crescita di una coscienza sindacale e politica e la capacità di organizzazione e di lotta. Gli edili costituiscono quindi una categoria debole dello schieramento operaio, a cui si aggiunge una scarsa disponibilità dei comitati di quartiere ad avviare un discorso costruttivo cli unità. Passiamo ora a considerare quei limiti sovrastrutturali che abbiamo individuato nello schema precedente: il primo limite cli questo tipo inerisce direttamente alla natura stessa dell'attore sociale in questione: l 'inquilino. La sua collocazione cli classe è estremamente ambigua, e anzi si può affermare che l 'inquilino non ne ha alcuna precisa. Basta ricordare la notazione di Engels, secondo cui l'inquilino è una figura sottratta ad un preciso rapporto cli classe, in quanto anche quando è operaio, compare nella veste di possidente e nello stipulare il contratto d'affitto realizza semplicemente uno scambio cli merce. Questa notazione è assai utile per comprendere una delle motivazioni che hanno impedito il formarsi di un vasto movimento di massa. Infatti là dove non esisteva già una precisa coscienza cli classe e anche in presenza cli condizioni d'abitazione assai precarie (case minime, centri sfrattati ecc.) era molto difficile superare le cliflicoltà cli ordine moralistico, soggettivo: la vergogna per non p-jter pagare l'affitto, l'opposizione mentale ad adottare 138 Biblioteca Gino Bianco

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==