assordante, divento matto, aspetto solo la domenica per dormire, nel mio reparto ci sono cinque infortuni alla settimana»; sono frasi che esprimono, meglio di ogni altra analisi, una situazione ambientale nociva o stressante dal punto di vista psicologico. La seconda informazione è di natura quantitativa e procede alla rilevazione della quantità della sostanza nociva. In questo caso, oome abbiamo dimostrato precedentemente, è necessario tener conto di numerosi fattori quali la concentrazione, la fatica fisica, la quantità di aria inalata e quindi la quantità di tossico accumulato nell'organismo dall'individuo durante la giornata lavorativa. La terza informazione è essenziale perché si rioollega agli effetti biologici e riguarda i disturbi, le malattie sofferte dal gruppo operaio interessato ad un determinato processo produttivo. Anche in questo caso la denuncia del gruppo è la misura più scienti.fica che si possa immaginare, perché riassume l'esperienza nel tempo di operai che lavorano in un determinato repartoe l'osservazionecostante e giornalieradei disturbi accusati.L'importanza dell'esperienza dei gruppi interessati puntualizza il significato anche scicn~ fioo della • non delega •· Anche le osservazioni apparentemente marginali e considerate inutili, possono avere invece il loro peso sulla individuazione di un effetto dell'ambiente di lavoro sulla salute dei lavoratori. Dobbiamo sempre aver presente che gli effetti nocivi che sfuggono alla rilevazione sono quelli che compaiono dopo molto tempo, anche anni, e sono quelli che si possono sommare e confondere con effetti dovuti all'ambiente extralavorativo. Se il medico utilizzerà il gruppo interessato e ne affinerà la capacità di segnalare i disturbi, potrà usufruire di uno strumento diagnostioo di grande efficacia. Ripetiamo ancora « gruppo operaio» e non singolo lavoratore, per una ragione precisa. Nello studio dei rapporti tra malattia cd ambiente, non sono i disturbi accusati dal singolo ad assumere un ruolo determinante, ma quelli accusati dal gruppo. Il criterio epidemiologia, e cioè il criterio secondo il quale si studia l'evoluzione e il comportamento della malattia non a livello del singolo individuo ma a livello del gruppo, è usato certamente da secoli nella osservazione spontanea del gruppo operaio interessato. Non dimentichiamo che da secoli la silicosi è stata, sulla base di questo criterio scienti.fico, interpretata come una malattia da polvere delle miniere dagli operai stessi, mentre la scienza medica ufficiale nel ventesimo secolo trovava ancora eminenti specialisti disposti a sostenere che non si trattava di una malattia dovuta alla silice, ma di una particolare forma di tubercolosi. L'osservazione spontanea porta in genere ad una denuncia che il sindacato non solo non deve lasciar cadere, ma deve trasformare in un momento di conoscenza più completo. Dalla prima fase spontanea si deve passare alla seconda fase, quella della indagine attraverso un questionario standard, ricalcato sul modello di analisi dei quattro gruppi di fattori. L'uso di un questionario standard è utile perché ci dà la possibilità di ottene re le informazioni necessarie per fornire al sindacato e ai lavoratori una visione d'insieme della - nocività ambientale di tutta la fabbrica. In secondo luogo il questionario serve a generalizzare una concezione della nocività e delle cause; ciò si otti ene dalla suddivisione dei fattori ambientali in quattro gruppi e dal modo in cui sono sollecitate le risposte. In terzo luogo il modello standard porta ad evidenziare clementi comuni di esperienza diversa. In altre parole il modello standard permette di giudicare situazioni diversissime sempre con lo stesso schema di riferimento, permette di raccogliere clementi di giudizio validi e confrontabili fra loro, consentendo di proporre soluzioni dei problemi della nocività ambientale comuni in tutte le situazioni. Esso aderisce adeguatamente al modo in cui il lavoratore si rappresenta la realtà, partendo dalla espc. rienza del• proprio posto di lavoro. 130 Biblioteca Gino Bianco
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