Classe - n. 7 - luglio 1973

soccupazione) che, anche se concesse dalla borghesia con l'intenzione di « pacificazione sociale ,., sono in effetti oggettive conquiste dell'organizzazione operaia. In Italia alcune date sono significative: 1871, al Congresso delle Società Operaie di Mutuo Soccorso fu posto, tra gli altri , il problema dell'igiene del lavoro; 1879, nomina di alcuni ispettori industr iali; 1886, primo intervento legislativo che vietava il lavoro notturno ai minori di dodici anni e limitava a sei ore la durata del lavoro notturno per i ragazzi dai dodici ai quindici anni; nel 1898, prima legge sulla assicurazione degli infortuni sul lavoro nell'industria, modificata nel 1903 e rielaborata nel testo unico del 1904. Ovviamente questa legge che veniva incontro , come si è detto, alle richieste operaie, era fatta in modo tale da soddisfare invece le esigenze del padronato. Infatti , perché assicurazione solo contro gli infortuni e non contro le malattie professionali? Perché era l'assicurazione degli industriali contro i rischi prodotti dalle cause civili che i lavoratori, danneggiati dall'infortunio, muovevano per essere risarciti. Inoltre l'interpretazione assicurativa del problema dell'infortunio privilegiò, e per molti anni, il momento della riparazione rispetto a quello della prevenzione '. Le ragioni per cui, sia pure al solo livello assicurativo il problema delle malattie professionali, sia in Italia che altrove, fu rinviato ad altri tempi, possono essere più d'una. In primo luogo l'infortunio è un problema individuale, mentre quello della malattia professionale è un problema epidemico, di massa, e poi è minore per il lavoratore l 'evidenza del rapporto tra causa ed effetto. Mentre il riconoscimento della causa dell 'infortunio è immediato, il giudizio per la malattia professionale richiedeva, prima di assumere significato politico e sindacale, l'intervento del medico. Le conoscenze mediche sulla patologia del lavoro e dell'ambiente industriale erano tuttavia abbastanza precise, e perché allora queste conoscenze non ebbero una conferma pratica in norme e leggi per la prevenzione delle malattie? Il prof. Langlois, delegato del Ministero del Commercio e del Lavoro di Francia al I Congresso internazionale per le malattie da lavoro, che ebbe luogo a Milano nel 1906, rispondeva: Tutti questi problemi sociali implicano complicazioni finanziarie, nuove spese per le industrie, e, di fronte alla concorrenza mondiale, uno Stato, per volenteroso che sia verso i diseredati, non può prendere misure legislative di riparazione ,se non ~ certo di trovare negli altri Stati uno spirito analogo, 110 Biblioteca Gino Bianco

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