Classe - n. 7 - luglio 1973

La divisione del lavoro, intaccando la radi~ 11.... della vita dell 'individuo fornisce per prima il materiale e l'impulso alla patologia industriale 1• Se la patologia industriale nasce con la manifattura, è nella grande fabbrica moderna che si arricchisce di nuove forme e si perfeziona. Nella manifattura il processo di divisione del lavoro trae origine da un iniziale adattamento del processo stesso all'operaio, con l'introduzione delle macchine è l'operaio che viene adattato ad un processo oggettivo in sé e per sé. Il processo complessivo viene analizzato nelle sue fasi costruttive, ed il problema di eseguire ciascun processoparzialee di collegare i diversi processiparzialiviene risolto per mezzo dell'applicazione tecnica della meccanica, della chimica, etc. 2 • Con l 'introduzione delle macchine, diviene non necessaria una particolare forza muscolare; da qui il lavoro femminile e dei fanciulli, l'irreggimentamento di tutta la famiglia sotto l 'imperio immediato del capitale. Il mercato del lavoro si dilata enormemente. Si avvera quel « paradosso economico » per cui le macchine che dovevano rappresentare il mezzo più potente per l 'accorciamento del tempo di lavoro si trasformano nel mezzo più infallibile per imporre alla vita dell'operaio e della sua famiglia il tempo di lavoro per la valorizzazione del capitale. La conseguenza di questo modo di produrre capitalistico sulla costituzione psico-fisica della classe operaia Marx la definisce « genocidio pacifico ». In quel periodo la malattia da profitto , l'infortunio, il disarmo fisico dell'operaio nella fabbrica moderna e quindi la sua falcidia sono considerati come una conseguenza naturale della legge darwinfana della scomparsa del più debole, oppure vengono messi tra gli incerti del mestiere dalla popolana filosofia della miseria J. Engels dice: Se un individuo isolato arreca ad un altro un daMo fisico di tale gravità che la vittima muore, chiamiamo questo atto omicidio; se l'autore sapeva in precedenza che il danno sarebbe stato mortale, la sua azione si chiama assassinio. Ma se la società pone centinaia di proletari in una situazione tale che debbano necessariamente cadere vittime di una morte prematura, innaturale, di una morte che è altrettanto violenta di quella dovuta ad una spada o ad una pallottola; se si toglie a migliaia di individui il necessario per l'esistenza, se li mette nelle condizioni nelle quali essi non possono vivere; se mediante la forza della legge li costringe a rimanere in tali condizioni finché non sopraggiunga la morte, che ~ la conseguenza inevitabile di condizioni; se sa, e sa anche troppo bene, che costoro in tali condizioni devono soccombere, e 106 Biblioteca Gino Bianco

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