Vi saluta la Chiesa che è in Babilonia - n. 5 - giugno 1977

n. 5, Giugno 1977 VI SALUTA LA CHIESA CHE E' IN BABILONIA (I Pietro 5, 13) << Chi • è vicino a me e vicino al fuoco, chi è lontano da me è lontano dal Regno>> (agraphon del Signore) Mistica e storia Proponiamo qui di seguito tre testi che illustrano altrettanti momenti di un incontro tra cristiani: l'omelia rimanda al loro raccogliersi nella S. Messa, la relazione indica il loro radunarsi attorno ad un tema di comune interesse, ed infine la discussione testimonia del vario sentire di ognuno. È, in sostanza, il resoconto di due giorni di impegno della nostra Società (Sasso di Nogaredo, 4-5 giugno 1977) e, come tale, ne manifesta il livello di autocoscienza. Come introduzione diciamo solo che i tre testi rappresentano un'unità, si integrano l'uno con l'altro e reciprocmnente s'abbracciano nell'armonia delle tesi senza che mai s'interrompa l'accento posto sull'autentica condizione del cristiano o venga rnJeno l'anelito verso il volto nuovo della Chiesa. Qui il fine della Società raggiunge una perfetta trasparenza: portare un contributo al rin– novamento deUa Chiesa, facendo della mistica il perno di tutto. Il cristiano si riconosce nella sua partecipazione alla real.tà divina; è la sua condizione ordi– naria in quanto si realizza in lui il progetto di divinizzazione. L'immagine del cristiano diviene così quella di chi tocca il vertice della libertà in quanto si è reso docile e assolutamente obbediente alla guida dello .Sp'i;rito. Ma, a 'f)<Lr– tire di qui, dall'irruzione del divino nella realtà dell'uomo, non può che svol– gersi un altro processo. Il cristiano vive nel mondo e la sua autenticità lo fa « luce del mondo ». Il -rapporto mistico non rimane un incontro chiuso tra l'amore del Creatore e quello della creatura. Ciò che nascostamente si cons-u- 1 bibliotecaginobianco

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