Vi saluta la Chiesa che è in Babilonia - n. 2 - aprile 1975

Chiesa abbiano espresso tra la dimensione oggettiva istituzionale e quella sog– gettiva comunitaria, quella distinzione che si verifica tra la dimensione eristica e la dimensione mariana. Ma non è un caso che la mancanza di una teologia della dimensione ma– riana nella Chiesa conduca a un punto di arresto dell'attenzione teologica sulla antropologia rivelata, sino all'affermazione paradossale che non esiste nelle fonti della Rivelazione un dato antropologico. La Vergine Madre e il Regno La dimensione della Vergine - Madre è la dimensione dell'inizio storico, del divenire e della dinamica; è il meno che rende possibile il sempre più. Anche nella dimensione escatologica che trascende il tempo-spazio e le leggi note del reale, rimane ciò che è costitutivo della dimensione creata, cioè il divenire. Il Regno non è l'annullamento, ma il compimento della storia. La divinizzazione dell'uomo, cioè di una realtà creata, non può intendersi altro che come un processo, quindi come un divenire sempre più Dio. La dinamica in Dio è un identificarsi (dinamica trinitaria), la dinamica dell'uomo in Dio è un indiarsi ( dinamica teandrica). Tale dinamica rimane, e quindi rimane il ruolo nel Regno della Vergine Madre e del Verbo Incarnato. Cessa invece la distinzione, che appartiene alla storia presente, del ruolo, perché cessa la figura sociale - istituzionale - sacrale della Chiesa. Questa dimensione è compiutamen– te presente in ogni persona, la salvezza in quanto tale è pienamente realizzata. Nel Regno la dimensione mariana (soggettivo comunitaria) integra in se stessa ciò che nella Chiesa è stata la dimensione eristica. La salvezza è infatti com– piuta, e la santificazione, divenuta santità, ne è il frutto. La Chiesa tutta ap– pare nella dimensione della Sposa e della Città, come afferma l'Apocalisse. La distinzione tra il Verbo Incarnato e la Vergine Madre è allora la distinzione tra lo Sposo e la Sposa, tra Colui che dona infinitamente, e colei che riceve infinitamente. Nel tempo della Chiesa, il Verbo ci appare nascosto nell'uma– nità. di Cristo: ma, nel tempo del Regno, l'umanità di Cristo lascia apparire tutta la pienezza del Verbo; e la Sposa è, infinitamente e pienamente al tempo stesso, verbificata. Il Regno è espresso meno dall'immagine delle nozze di Dio con l'umanità redenta. Ciò non è esprimibile, ponendo Dio oltre e fuori dell'umanità, perché nel Regno, la Trinità, attraverso l'umanità di Cristo, è presente in ogni per– sona. È dall'interno di ogni persona che Dio risplende ed è all'interno di ogni persona, senza effrazione, che Dio compare. La dimensione divina e la dimen– sione umana prendono il posto della dimensione eristica e della dimensione mariana. Ma il linguaggio storico non può dire senza pericolo di confusione ciò che significhi l'interiorità di Dio all'umanità, cioè la Teandria esplicata. Allora tutta la Chiesa appare in pienezza come la Vergine Sposa, nel cui splen- bibliotecaginobianco 11

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