Il Bianco & il Rosso - anno V - n. 52 - luglio 1994

{)j_LBIANCO ~ILROSSO CIAGPPl!~H$ 111ih!l•~cf 1 Pt◄•B sentanze istituzionali (eletti nelle Circoscrizioni, nei Comuni, nelle Province e Regioni, in Parlamento) sono i due soggetti decisivi del «fare politica» dei Cristiano-Sociali. Tra questi due momenti occorre creare una situazione di chiarezza e di equilibrio nella visibilità politica, nella partecipazione ai processi decisionali, nell'utilizzo delle risorse finanziarie ed organizzative. Integrazione del lavoro politico e distinzione nell'esercizio delle responsabilità (politiche, organizzative, finanziarie) e dei poteri decisionali appaiono i criteri di riferimento da utilizzare. Detto in altri termini: tutti possono fare tutto, ma ogni «soggetto politico» ha proprie regole, propri strumenti e risorse. 3) Autofinanziamento Il Movimento vive attraverso il proprio autofinanziamento. Non si esce dalla precarietà organizzativa e politica senza una politica per l'autofinanziamento. Risorse finanziarie significano infatti agibilità e visibilità politica, opportunità di lavoro e di relazioni, possibilità di radicamento sociale ed organizzativo. 4) Struttura nazionale del Movimento Per rispondere dei compiti e delle responsabilità nuove, i Cristiano-Sociali debbono darsi una struttura nazionale (ma pur se in misura diversa, anche ai livelli inferiori) leggera, flessibile, ma professionale, adeguata, non poggiante più esclusivamente (o quasi) sul lavoro volontario. Non affrontare in modo esplicito e convincente questo problema, significa avviarsi verso un progressivo sfaldamento, al quale sopravviverà, per qualche tempo, solo il lavoro parlamentare. 5) Percorso congressuale I Cristiano-Sociali debbono continuare a rappresentarsi come una componente dello schieramento progressista, Movimento e non Partito. Contemporaneamente però, superando la fase della precarietà organizzativa-e politica, debbono formalizzare i processi decisionali con più efficacia rispetto alla situazione attuale, adottare forme che consentano una verifica sia della rappr~sentatività delle attuali provvisorie leadership, sia del radicamento sociale effettivamente conseguito. 11Coordinamento Politico Nazionale: riunitosi a Roma il giorno 29 giugno 1994, ha approvato le seguenti deliberazioni: Composizione del Coordinamento Politico Nazionale Il «Coordinamento Politico» è l'organo provvisorio di direzione J:JOlitica del movimento dei Cristiano-Sociali. Ne fanno parte: a) i componenti del Comitato Promotore Nazionale; b) i parlamentari nazionali ed europei; c) i coordinatori regionali, ciascuno dei quali potrà indicare un proprio supplente; d) i candidati al Parlamento nazionale ed europeo non eletti nelle ultime consultazioni elettorali. Ogni successiva cooptazione o sostituzione dovrà essere formalmente decisa dal Coordinamento Operativo. Composizione del Coordinamento Operativonazionale Il «Coordinamento Operativo» è l'organo provvisorio esecutivo delle decisioni politico-strategiche assunte dal «Coordinamento Politico». Ne fanno parte: a) i membri effettivi; b) gli invitati permanenti; c) i due vice-presidenti dei gruppi par !amentari; d) i parlamentari che assumono incarichi politici di lavoro all'interno del Movimento. Autofinanziamento Il Movimento vive attraverso il proprio autofinanziamento. Le risorse finanziarie reperibili significano pertanto agibilità e visibilità politica, opportunità di lavoro e di relazioni, possibilità di radicamento sociale ed organizzativo. L'autofinanziamento del Movimento avviene attraverso i seguenti canali: - quote sociali; 75 - contributo mensile dei parlamentari nazionali e regionali; - contributo di simpatizzanti; - lasciti e regalie. Tutti i contributi, a qualunque titolo ricevuti, vanno rigorosamente registrati. I coordinatori ai vari livelli nominano, all'interno del Coordinamento operativo, un Tesoriere. Il Coordinamento Politico Nazionale, concorda con i gruppi parlamentari il contributo mensile dei singoli parlamentari nazionali da versare alla struttura nazionale, delibera altresi il contributo mensile dei parlamentari europei. Tali contributi vengono definiti, per l'attuale legislatura, in una misura minima di lire 2 milioni mensili a decorrere dal mese di giugno 1994. Il Coordinamento regionale decide il livello delle quote sociali e i criteri di ripartizione delle stesse, fermo restando che: per il '94 vanno versate, fino al Congresso, alla sede nazionale

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