Il Bianco & il Rosso - anno V - n. 51 - mag.-giu. 1994

D!LBIANCO ~IL ROSSO kN ;J GIt4~C•J.1 11N '4 1 ! •~Cl) I tA •I Notasullequestionid'organizzazione dellavoropoliticodeiCristiano-Socia Un gruppo di lavoro nominato dal Comitato Operativo del nostro Movimento ha cominciato ad approfondire i nodi organizzativi. Pubblichiamo qui il testo conclusivo del documento elaborato come base per il successivo confronto interno. - I - 1Comitato Promotore del Movimento politico dei Cristiano-Sociali ha deciso la convocazione delle Assemblee regionali Costituenti nel periodo 15giugno-15 luglio 1994, e dall'Assemblea Nazionale Costituente nel successivo mese di ottobre. Le motivazioni ideali, politiche, culturali, del Movimento sono quelle già definite dallo Statuto. Si propone qui un modello di organizzazione - nello stesso tempo omogeneo e flessibile - sulla base del quale assumere comportamenti e decisioni, individuali e collettivi, riconoscibili e responsabilizzanti. L'idea che guida la proposta è la seguente. L'unità di base del Movimento politico dei Cristiano-Sociali è costituita dal Circolo. I Circoli fanno attività politica negli ambiti territoriali definiti dalle diverse istituzioni rappresentative direttamente e attraverso i relativi organismi di coordinamento (a livello di Circoscrizione, Comune, Regione). 11Circolo Cristiano-Sociale 1) Il Circolo Cristiano-Sociale rappresenta la struttura di base del Movimento. 2) Il Circolo Cristiano-Sociale può essere costituito con un numero di associati non inferiore a nove. 3) L'area territoriale di riferimento del Circolo Cristiano-Sociale è definita dall'ambito geografico relativo al Comune. Nella stessa area territoriale possono comunque essere costituiti più Circoli Cristiano-Sociali: in tal caso, per temi e obiettivi di comune interesse, si stabiliranno le forme di coordinamento necessarie. 4) Sono organi del Circolo Cristiano-Sociale: l'Assemblea dei soci e il Coordinatore. 5) L'Assemblea dei soci è l'organo sovrano del Circolo Cristiano-Sociale. L'Assemblea viene convocata dal Coordinatore o su richiesta di almeno 1/4dei soci. L'Assemblea, tra l'altro: a) fissa le quote sociali, assumendo le deliberazioni del Comitato Promotore Na61 zionale nonché del Coordinamento regionale, e approva il bilancio; b) elegge a scrutino segreto il Coordinatore; c) decide le scelte politico-strategiche del Circolo. 6) Il Coordinatore assume la responsabilità politica ed operativa del Circolo, e ne ha la rappresentanza legale. 7) Il Coordinatore dura in carica un anno. 8) Il Coordinatore nomina un Comitato operativo e lo coadiuva nella gestione delle attività del Circolo. 9) Il Circolo su richiesta degli interessati viene riconosciuto con atto formale del Comitato Operativo Nazionale. Dallo stesso organismo può essere disconosciuto. 10) Possono aderire e partecipare al Movimento politico dei Cristiano-Sociali anche Circoli o clubs preesistenti - indipendentemente dal nome assunto - purché facciano proprie le normative definite per i Circoli dei Cristiano-Sociali. 11) Circoli e Clubs comunque denominali, che si ispirano a valori e a politiche omogenee a quelle del Movimento politico dei Cristiano-Sociali, possono federarsi con strutture dello stesso Movimento o con suoi Circoli. La decisione spetta al Comitato operativo Nazionale. Il Circolo federato non partecipa alla vita associativa del Movimento. Essoviene però consultato - anche attraverso assemblee unificate degli associati - sulle più rilevanti scelte politiche del Movimento. Il Circolo federato deve versare un contributo alle strutture del Movimento nelle forme e nella quantità decise dagli organismi Nazionali. Gli organismi a livello provinciale Gli organismi del Movimento a livello provinciale, in analogia a quelli dei Circoli sono: - Assemblea provinciale dei soci, costituita dai Coordinatori dei Circoli e dal Coordinatore provinciale. In caso di costituzione nella stessa provincia, di più

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