Il Bianco & il Rosso - anno V - n. 51 - mag.-giu. 1994

INTERVENTI Attualitàperennedel25aprile: controlatiranniadiogniingiustizia di EnzoFriso Q uarantanove anni fa, il 25 aprile, il popolo italiano festeggiava la liberazione del nostro Paese dopo 25 lunghi anni di dittatura fascista. 25 anni nel corso dei quali l'Italia è stata privata della libertà, del rispetto dei diritti umani, compresi i più elementari, e questo ad opera di una minoranza senza scrupoli che ha operato in combutta con le forze più retrive del Paese e con il silenzio colpevole della monarchia. Gruppi valorosi di politici e cittadini hanno cercato di opporsi a questa calamità soffrendo per questo una repressione cruenta: il confine, l'esilio, il carcere, la tortura e a volte anche la morte. Il fascismo ha trascinato il nostro Paese in una guerra sanguinosa al fianco del nazismo ed ispirata da sentimenti i più abietti; l'annessionismo, il razzismo, l'antisemitismo. Una guerra che volente o nolente ha associato in qualche modo il nostro Paese a crimini contro l'umanità tanto orribili da rappresentare una vergogna senza precedenti per il genere umano e che saranno ricordati fino alla notte dei tempi. Quando le forze alleate hanno finalmente deciso di contrastare le mire criminali e espansionistiche delle potenze cosidette dell'Asse Berlino Roma Tokio, antifascisti di tutte le età provenienti da categorie sociali le più diverse ma in 42 particolare semplici cittadini, lavoratori, hanno cominciato progressivamente ad organizzarsi in gruppi armati fino a formare il Fronte di liberazione nazionale scrivendo pagine gloriose nella lotta contro l'oppressione, con sacrifici umani spesso supremi, accelerando la fine dell'occupazione, la fine della cosiddetta Repubblica fascista di Salò, la fine della guerra. Saranno le forze politiche che hanno animato il Fronte di liberazione nazionale alla base della creazione della nuova Italia accompagnandola verso la democrazia. Voglio ricordare in particolare: - il referendum popolare che farà giustizia di una monarchia corresponsabile della tragedia fascista; - la costituente che farà del nostro Paese una Repubblica democratica, una Repubblica fondata sul lavoro. Molti veramente molti, tra quanti hanno sacrificato a volte la vita per liberare il Paese dal fascismo, lo hanno fatto anche perchè sulle rovine del fascismo sognavano la costruzione di una Società giusta, al riparo dallo sfruttamento dell'uomo sull'uomo, al riparo dalle grandi concentrazioni delle ricchezze nelle mani di pochi che avevano particolarmente caratterizzato il regime monarchico, il regime fascista. Le vicende del nostro Paese negli anni imme-

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