Il Bianco & il Rosso - anno V - n. 51 - mag.-giu. 1994

U!LBIANCO ~ILROSSO • i 11 i 111 ;J t-111 grado di presentarsi alle prossime elezioni politiche con la proposta forte e credibile di una candidatura di governo non partitica analoga a quella che ha reso vincente lo schieramento democratico nelle elezioni amministrative in tante città italiane. È essenziale per questo che cada ogni pregiudiziale discriminazione nei confronti del Pds e che si apra la via di una collaborazione critica costruttiva. A fianco alle componenti di provenienza cattolica e di sinistra democratica, resta fondamentale l'apporto della cultura riformatrice di area socialista della tradizione laica e dei movimenti ambientalisti. Il confronto dovrebbe aprirsi parallelamente sul piano locale e nazionale. Occorre da un lato mobilitare nelle realtà cittadine e alla base del paese tutte le forze disponibili all'esercizio di una «cittadinanza democratica» attiva e responsabile, contribuire dall'altro, in sede nazionale, alla elaborazione di proposte e di programmi coerenti. Rimane essenziale, a questo fine, sul piano istituzionale, il compimento di un disegno riformatore che realizzi nel nostro paese, dopo la lunga stagione della democrazia dei partiti, una democrazia dei cittadini, una democrazia matura, cioè in cui gli elettori con il loro voto siano arbitri non solo della elezione dei singoli deputati, al di là della vecchia logica della delega partitica, ma anche della scelta di governo in una democrazia fondata realmente sul principio delle autonomie locali, intese non come strasferimento di poteri centrali, ma come esercizio 4 reale di autogoverno nel quadro della unità e della solidarietà nazionale. Altrettanto essenziali sono gli obiettivi: 1) della partecipazione al processo di unificazione europea in chiave non solo economica ma politica per la realizzazione della dimensione europea della «cittadinanza democratica»; 2) della ridefinizione del volto dello Stato sociale in termini di solidarietà e di efficienza; 3) della proposta di un modello di sviluppo che non consideri il dato ambientale semplicemente come un limite ma come un elemento qualificante dello sviluppo medesimo. La Costituzione della Repubblica italiana, che ha saputo tradurre in termini universali e positivi la grande esperienza storica del!'antifascismo e della Resistenza, è il firmamento dei valori cui ispirarsi per questa opera: ma la Costituzione repubblicana non ha potuto dispiegare tutte le sue potenzialità nel senso auspicato di una cittadinanza democratica proprio in ragione del ruolo esorbitante dei partiti e del conflitto ideologico che ha caratterizzato una lunga stagione della storia della Repubblica. Oggi, venute meno le ragioni storiche di quel conflitto, si apre la possibilità di un pieno dispiegamento della potenzialità della nostra carta Costituzionale: modifiche e aggiornamenti, anche incisivi, del testo costituzionale, specie nella sua seconda parte, dovranno tendere appunto a questo fine. I Cristiano-Sociali si rendono fin d'ora disponibili nel loro impegno in parlamento fra le forze di opposizione, ad una ricerca comune nel senso indicato.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==