,P!I-~Bl~~NCO '-XII~ ROSSO DOSSIER Qualeriformadelleistituzioni perla«seconda»Repubblica? Questo Dossier. Da tempo, almenodal momentodi «lancio»dei referendumpromossida MarioSegni, è chiaroche il sistemaitalianoha bisogno anche di una riformadelle istituzioni. Le proposte di cambiamentosono diverse, ma difficilmenteanche in esse si realizza una sufficientechiarezza. Ecco, allora, il nostrocontributo, nel tentativo, - o nella speranza - di non aggiungere nebbia a nebbia. Abbiamo chiestoad una «rosa»di competentidi rispondereal seguente «questionario»,e ne pubblichiamo i prodotti. La crisi del vecchio sistema politico ha reso ancora più urgente l'ammodernamento e la riorganizzazione dello Stato. Come governare la transizione istituzionale? Come e con quali procedure deve essere riformala la seconda parie della Costituzione? 1 - Le procedure È sufficiente una semplice difesa dell'attuale art. 138, lenendo conto che pur rispettandolo formalmente le forze uscile vincenti dalle ultime elezioni potrebbero votare le riforme a maggioranza e poi provocare un referendum dall'esito per loro agevole (in quanto gli elettori sarebbero chiamali a pronunciarsi tra il cambiamento voluto dalla maggioranza e il semplice mantenimento dello status quo)? Se Sì, spiegare come gli argomenti falli valere, soprattutto quello dei limiti impliciti alla revisione, possono imporsi ai numeri che vedono le opposizioni quasi sicuramente soccombenti? Se No, specificare come arricchire l'art. 138 pur rispettandone la logica sostanziale: quali proposte potrebbero risultare efficaci o almeno costituire una linea di opposizione sensata? Ad esempio: la richiesta di convocare un'Assemblea Costituente eletta con la proporzionale, lo svolgimento del referendum approvativo finale sulle due proposte alternative più votate in Parlamento e/o su una pluralità di quesiti distinti per materie. 2 - I contenuti 2a - Forma di Governo Fermo restando che ormai occorra andare ad una designazione diretta del vertice dell'esecutivo da parte degli elettori, quali dei Ire modelli costituzionali più consolidali (premierato inglese, presidenzialismo americano, semi-presidenzialismo francese) appare più adegualo e come riportarlo sensatamente nel contesto italiano? Quali sono le garanzie per l'Opposizione che dovrebbero bilanciare i nuovi poteri del Governo legittimato direttamente? 2b - Regionalismo e Federalismo Per che cosa si contraddistingue una proposta di serio regionalismo che superi le logiche centralizzalrici senza cadere in spinte separatiste? Quale ripartizione di materie e di responsabilità in materia di tassazione? Quale può essere il ruolo della seconda Camera (Senato delle Regioni)? A uno sguardo d'insieme, come il lettore potrà vedere, il complesso degli interventi segnala due atteggiamenti di fondo: - un timore per gli aspetti procedurali, per l'eccessiva disinvoltura con cui la nuova maggioranza si è posta nelle sue prime dichiarazioni in merito di riforme e per i suoi primi alti politici (a cominciare dall'elezione dei Presidenti delle Camere), quasi che si trattasse di realizzare un diktat di maggioranza con una revisione quasi totale della caria Costituzionale; - un positivo atteggiamento di sfida sui contenuti della riforma, senza tabù per quanto concerne un'elezione diretta di un leader della maggioranza (e non di una personalità sganciala da programmi e coalizioni), cosa che rappresenterebbe il logico completamento della riforma elettorale maggioritaria, come pure per incisive riforme regionalistiche capaci di realizzare un autentico autogoverno da parte delle comunità locali. D'altronde queste riforme hanno formato parie integrante dei programmi elettorali di quasi tulle le forze del polo progressista e del centro: sarebbe paradossale se la sconfitta facesse abbassare la tensione riformatrice delle opposizioni anziché renderla più chiara e decisa come è invece necessario per scavare nelle contraddizioni della maggioranza e per preparare sin d'ora una credibile alternanza. 15
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