Il Bianco & il Rosso - anno V - n. 50 - aprile 1994

~!I, BIANCO '-Xli~ R()SSO DOCUMENTAZIONE Strategipeerunosviluppoumano e lottaallapovertà di Maria Grazia Giannichedda Si è svolto a Roma il 4-5 febbraio 1994 il Seminario «Strategie per uno sviluppo umano. Metodt risorse e politiche per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale». Pubblichiamo di seguito una sintesi dei lavori di Maria Grazia Giannichedda dell'Unità di ricerca e sviluppo del programma comunitario di lotta alla povertà, la relazione del Prof. Bruno Catenacci, una riflessione sul concetto di sviluppo umano proposto dalle Nazioni Unite e su quello di lotta all'esclusione sociale utilizzato dalla Comunità europea. Infine alcune schede informative sul Programma della Cee «Povertà 3» (1989-1994) e in particolare i progetti realizzati in Italia, nonché il programma delle Nazioni Unite nei Paesi del Centro America «Prodere». Pubblichiamo poi un intervento, giunto in questi giorni alla nostra redazione, di Giuseppe Pennisi sul seminario «Povertà: nuovi approcci all'analisi ed alla politica economica del fenomeno», tenuto a Ginevra alla fine del 1993. - 1 seminario «Strategie per uno sviluppo umano. I Metodi risorse e politiche per la lotta alla povertà e all'esclusione sociale» (Roma, 4-5 febbraio 1994) promosso dal terzo programma comunitario di lotta alla povertà (1989-1994) in collaborazione col Cilap (Collegamento italiano di lotta - alla povertà) e con Prodere/Edinfodoc (programma delle Nazioni Unite nei paesi centroamericani) è stato il punto di raccordo di diversi filoni di attività aperti in questi cinque anni di lavoro in Italia. Per certi aspetti è stato un momento di valµtazione e di bilancio. Il programma Povertà 3 si concluderà infatti questo giugno, e la Commissione dell'Unione Europea (Ue) ha già preparato il nuovo programma, che sarà approvato nel corso del prossimo incontro del consiglio dei mi41 nistri dei paesi comunitari (Atene, 20 aprile). La prima parte del seminario è stata perciò interamente dedicata all'analisi dei risultati, dei problemi e delle prospettive emersi dal lavoro dei progetti e della Unità di ricerca e sviluppo che ha coordinato il programma a livello nazionale. Indubbiamente rilevanti e visibili i risultati. Le tre «azioni modello» (in Valcellina, nell'Alta Valle del Belice e a TorBella Monaca nell'hinterland romano) e !'«iniziativa innovatrice» (il progetto del Comune di Bologna per l'inserimento lavorativo e sociale di detenuti ed ex-detenuti) hanno creato a.ttivitànuove che continueranno a vivere indipendentemente dalle risorse del programma, in quanto saranno «rilevate» da enti locali e da istituzioni pubbliche (dal Ministero di Grazia e Giustizia al comitato legge 44 alle Agenzia re-

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