Il Bianco & il Rosso - anno V - n. 50 - aprile 1994

D!.LBIANCO ~ILROSSO •n•AAJ•M;J Non è finito il ruolodellapolitica comeformapienadi«carità» ' E questa la premessa per la civiltà dell'amore che ha come suo momento e strumento quella che oggi si chiama la politoso- !ia, intesa come visione globale della filosofia politica, a partire da una posizione antropologica plenaria. Non ci si può rassegnare al fatto che a Machiavelli non ci sia alternativa. Il personalismo comunitario di Mounier può ispirare una politica diversa 1 . È necessario superare il pregiudizio tipico della modernità, che confonde la democrazia come pluralismo e tolleranza, con quella dell'indifferenza circa i vari quadri di valori. «Occorre - osserva Vittorio Possenti - mettere in questione l'assunto illuminista e liberale dell'indifferenza pubblica verso la verità, a cui si legano le posizioni, oggi molto diffuse, che la morale riguardi solo il dominio privato e che il diritto, da essa separato, sia soltanto uno strumento di regolazione esterna della società. Esse ritengono che la democrazia sia pluralista per essenza: questo è vero se consideriamo la cangiante sfera delle opinioni politiche e il fluttuare degli interessi. Non è invece sostenibile se, scendendo ad un livello più profondo, si considera che la democrazia è ancorata a valori. Dalla necessità dell'incontro tra democrazia e cristianesimo scaturisce quella di andare oltre l'illuminismo - oltre la sua idea di democrazia moralmente relativistica, che tende a mettere tutte le affermazioni sullo stesso piano, perché non sa più quali siano vere e quali faldi Sabino Palumbieri se -, per ritrovare lo strato cristiano delle democrazie»2 . Ora, tale politosofia ha a sua volta come centro la politica dell'amore. La sua anima è l'amore come politica. Il suo frutto è l'atteggiamento politico come servizio d'amore. Oggi, questa realtà è u-topia. Il machiavellismo, infatti, è più insidioso, perché più mistificato di ieri. La linea della conservazione - mette conto rimembrarlo - conosce solo la domanda: perché? Quella aperta al futuro, invece, conosce anzitutto l'interrogazione: perché no? In questo quadro è legittima la domanda: perché la politica non può evitare di essere di tipo machiavellico? Ma se la politica è a misura d'uomo, e questi è dotato di ragione e di riferimento ai valori ed è essenziale attitudine radicale di amore, perché la politica a misura d'uomo non deve tener conto di queste costitutive dimensioni? Sul piano sociale e istituzionale, inoltre, la politoso!ia rimarca soprattutto la tendenza dell'uomo alla pace, che è l'armonia nella giustizia della vita sociale. Questa tendenza ha come suo sbocco la realizzazione di personalità pacificate e di società riconciliate3 . La giustizia da sola non basta, come obiettivo dell'agire politico. Il complemento essenziale della giustizia è l'amore. Dare unicuique suum è, al culmine della tensione insita nel processo, donare a ciascuno ciò che l'altro più sente e vive come suo: la comunione d'amore. L'agire politico non può non tener conto di questa tensione costitutiva. E 30 se anche non è sua specifica area, almeno non può impedire che si arrivi al naturale sbocco. E non puo non creare per i cittadini le condizioni perché vi si approdi. La civiltà dell'amore non può essere preparata se non dalla politica, intesa come servizio d'amore e come capacità di organizzare la convivenza tra gli uomini, il cui ca-essere nativamente è orientato al pro-essere. E questo è fi. nalizzato all'ultimo stadio, che è l'inessere, come tendenza a costruire una comunità animata dalla comunione profonda. Solo così la politica, abbandonando la maschera che copre il suo servirsi dell'uomo, tornerà ad essere l'impegno di servire l'uomo, dando spazio di possibilità ad ogni uomo di realizzare le esigenze delle sue dimensioni più profonde. Essa diventerà l'arte dell'organizzazione collettiva della speranza, nella promozione del bene comune. E sarà il prosieguo consapevole dell'immane processo di evoluzione universale, all'altezza dell'umanizzazione planetaria, dopo la fase dell'ominizzazione cosmica 4 . L'amore ai fratelli, che resta l'altra faccia dell'amore a Dio, oggi si esprime in una delle forme più incisive, e perciò più autentiche, in quella che si chiama carità politica o politica come carità5 . Essa è l'alternativa alla politica come interesse, sostanziata, secondo l'indicazione dell'esortazione apostolica sul laicato .di Giovanni Paolo II, di «arrivismo, di idolatria del potere, di egoismo e di corruzione, [accuse] che non infrequentemente vengono rivolte agli uomini del governo, del Parla-

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