Il Bianco & il Rosso - anno V - n. 49 - feb.-mar. 1994

Una politica per la famiglia D.!J, BIANCO ~ILROSSO 1 •11B10~, • ~, M4 ct 1~• a SCHEDA6 Superati i conflitti ideologici degli anni '70 e '80, è ormai largamente riconosciuta la centralità della famiglia, non solo come unità primaria di organizzazione della convivenza e di formazione degli individui, ma come vero e proprio terminale delle politiche sociali, in quanto prima produttrice del lavoro di cura e di servizio alle persone; terminale dal quale l'intervento pubblico, di norma, non può prescindere. PROPONIAMO: * l'attribuzione alle famiglie di un ruolo protagonista in un sistema integrato di protezione sociale e nel quadro di politiche sociali per le famiglie; * un sistema di integrazione dei redditi famiÌiari insufficienti, che assorba agevolazioni varie (come le detrazioni d'imposta per carichi familiari) in un'unica erogazione monetaria ispirata al criterio dell'assegno al nucleo familiare, modulato, in base al reddito complessivo e al numero di componenti (attribuendo ai minori un peso doppio rispetto agli adulti e operando una consistente discriminazione qualitativa tra reddito da lavoro dipendente e altri redditi); * misure di incentivazione, mediante la manovra dei contributi sociali, di tempi di lavoro ridotti e flessibili, - sia giornalieri che settimanali e annuali - con particolari agevolazioni per le varie forme di part-time, al duplice scopo di rendere maggiormente compatibile il lavoro familiare con il lavoro nel mercato e di permettere un più ampio godimento della risorsa tempo; * riconoscimento del lavoro di cura, in particolare delle donne, prestato ai minori, agli adulti non autosufficienti e agli anziani, sia sul piano economico che previdenziale; * incentivazione, con alleggerimenti contributivi, del rientro al lavoro del genitore che lo abbia abbandonato per svolgere lavoro di'cura di famiglia. 71

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