Il Bianco & il Rosso - anno V - n. 49 - feb.-mar. 1994

.OlL BIANCO W.ILROSSO 1u1t1M~•H~lt;f4 ° 1~• 8 Lotta ai privilegi: l'equità fiscale SCHEDA4 La leva fiscale è lo strumento principe, oltre che per il finanziamento dello Stato, per la redistribuzione del reddito fra i cittadini ed è da considerarsi forma primaria di solidarietà civile e democratica. L'iniquità e l'inefficienza hanno invece trasformato, di fatto, il nostro sistema fiscale in fonte di privilegi e fattore di aggravamento della disuguaglianza fra i cittadini. In particolare, nel corso degli anni 80, mentre la distribuzione primaria del reddito (tra salari e stipendi, redditi e lavoro autonomo, profitti e rendite finanziarie) è divenuta più sperequata - soprattutto a danno del lavoro dipendente del settore privato - si è ulteriormente attenutata la capacità del sistema fiscale di contrastare tale tendenza all'ineguaglianza. Equità del prelievo, semplificazione del sistema, lotta all'evasione sono pertanto impegni discriminanti per le forze progressiste, dovendosi anche operare nei limiti di un livello di pressione tributaria che ha raggiunto il 43 per cento, ormai superiore a quello medio europeo. Ampia autonomia impositiva delle regioni e dei comuni, perequazione dei trasferimenti finanziari dal centro alla periferia e loro correlazione con lo «sforzo fiscale» delle amministrazioni destinatarie sono altrettanti principi irrinunciabili per la riforma del nostro sistema fiscale. PROPONIAMO: * la conferma della centralità dell'imposizione personale e progressiva per il raggiungimento di un prelievo equo e in grado di realizzare un'adeguata redistribuzione del reddito monetario; * aumento, per i lavoratori dipendenti, della detrazione d'imposta per le spese per la produzione del reddito; * la razionalizzazione della tassazione delle rendite finanziarie; * la riforma dell'amministrazione finanziaria, quale precondizione dell'equità fiscale, con il potenziamento e la qualificazione degli organici, la mobilità e la redistribuzione territoriale degli addetti, l'introduzione di incentivi correlati ai risultati dell'attività di accertamento;. * l'affinamento del sistema dei coefficienti presuntivi fino alla costruzione e all'applicazione degli «studi di settore» per la definizione dei redditi da lavoro autonomo e d'impresa (non solo minore); * un allargamento sostanziale e immediato dell'autonomia impositiva delle regioni e dei comuni, in coerenza con l'irrinunciabile scelta della resposabilizzazione dei governi locali e del più diretto controllo dell'efficacia della spesa da parte dei cittadini contribuenti. 69

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