Il Bianco & il Rosso - anno V - n. 49 - feb.-mar. 1994

D!L BIANCO ~IL ROSSO I u,;.-s, I a;I Cristianviigilisuinodi delle«strutturdei peccato» a relazione di Alfredo Carlo Moro - che condivido L nell'ispirazione che la ani· ma e negli orientamenti che delinea - configura quella dei Cristiano-Socia· li come una iniziativa di cattolici, che viene assunta per contri· buire sotto propria responsabilità «laicale» e in forma associata alla politica della coalizione progressista, e ciò sulla base del patrimonio di esperienza e di cultura che emerge dalla storia del laicato cattolico italiano. I Cristiano-Sociali sottolineano la parzialità del loro ·tentativo, che non esaurisce la presenza dei cattolici anche all'interno del polo progressista. La componente dei Cristiano-Sociali si forma per corrispondere ad una precisa esigenza di questo momento politico, che è di non far mancare una azione anche di gruppo dei laici cattolici nella coalizione progressista (termine che deve venire specificato attraverso scelte e contenuti positivi), allorché si tratta di determinare già con la prossima consultazione elettorale e a partire da essa «quale Italia»costruire. L'alternativa che si presenta dinnanzi ai cittadini è grosso modo tra una società in cui il diritto stabilisca le regole entro le quali si realizzi la ri• cerca cieli'efficienza e una in cui la solidarietà prenda via via in carico le lacune che la vita economica e la complessità sociale producono, e ciò in maniera concreta e efficiente. Si capi· sce che la scelta non è affatto fra «libe· rismo»e «statalismo»,ma tra sregolata coesistenzae una società «benordinata». Ritengo che l'attenzione dei Cristiadi Marco lvaldo no-Sociali dovrebbe rivolgersi soprattutto alle situazioni di «contraddizione», che producono povertà, distruzione di risorse, emarginazione, disperazione, e ciò sia nel mondo del lavoro, che nelle relazioni sociali, che nel rapporto con la natura. Insomma: è soprattutto verso quelle che l'insegnamento sociale della Chiesa chiama «strutture di peccato» che occorrerebbe prestare impegno capace di connettere efficienza e attenzione ai «deboli». I valori si incarnano se si agisce per realizzarli nel confronto serrato -conle realtà che li negano, non facendoli mero oggetto di declamazione all'inizio o alla fine delle dichiarazioni politiche. Ritengo che l'ispirazione cristiana debba valere per i CristianoSociali più come «principio di non ap· pagamento» che come richiamo alla «moderazione», anche se naturalmente la politica deve sempre essere guidata dal senso della ragionata misura. Inoltre dovrebbe essere tenuto ben presente che dopo la dissipazione de27 gli anni Ottanta ciò che sarebbe veramente «nuovo» in Italia è la realizzazione di una società ben ordinata (cioè di uno Stato degno del nome). Senza di ciò non riusciremo a rappresentare nulla di costruttivo sul piano internazionale (al quale generalmente si presta scarsissima attenzione, a conferma del livello abbastanza deludente su cui si mantiene da noi il dibaìtito politico). Per quanto concerne il tema della «unità dei cattolici» nell'ambito della politica ritengo che, una volta realizzatasi di fatto una presenza diversificata, individuale o associata, in vari partiti o movimenti, occorra agire su due piani. Bisogna in primo luogo mantenere e alimentare uno sfondo dottrinale comune. Occorre poi costruire una convergenza su alcuni intendimenti fondamentali, su alcune idee direttrici sociali che i cattolici, ovunque militanti o impegnati, dovrebbero cercare di realizzare o almeno di non contraddire, e ciò in maniera tale da richiamare su di esse il massimo consenso possibi · le anche al di là del loro «mondo» religioso e ideale. Per tante ragioni siamo in grande ri· tardo su questi piani. Ritengo che i Cristiano-Sociali dovrebbero farsi interpreti di questa esigenza nel laicato cattolico e nella comunità ecclesiale, affinché si predispongano gli spazi e gli strumenti per r.ealizzare unità fra i cattolici ai due livelli indicati e nella situazione specifica di questo momento storico, in cui le forme del passato non sono più praticate e praticabili.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==