O!LBIANCO ~ILROSSO 111 •i.1§t 1M; 1 Cattoliceipolitica nellaDemocrazidaell'alternanza - I n questo nostro incontro sul significato, sul valore e sulle modalità della presenza della componente cristiana nella vita politica, cercherò - come introduzione al dibattito - di - individuare alcune piste di riflessione comune e di prospettare alcune strade da seguire perché il contributo del mondo cattolico alla costruzione della città dell'uomo non si esaurisca nella insignificanza o, peggio, nel tradimento dei valori in cui fermamente crediamo. 1. Una prima considerazione, da cui occorre partire, è che i cattolici in quanto tali hanno ancora qualche cosa da dare perché sia costruita una migliore casa comune. È certo indispensabile riconoscere subito che i cattolici - dal punto di vista sociale e culturale - sono una minoranza nel paese, anche se minoranza non separata ma profondamente inserita nella comunità umana di appartenenza; non antagonista ed in opposizione ma «in cordata» coh altri uomini di buona volontà per costruire con altre forze ideali e sociali, nel confronto e nella cooperazione, le basi per una vita comunitaria più umana e più giusta. Superata prima la tentazione clerico-moderata, animata più dalla paura che dalla volontà di contribuire alla costruzione della nuova Italia (la politica di «eunuchi», la «prostituzione del voto senza programma e senza carattere», come affermava Don Sturzo); superata poi la tentazione di costruire e realizzare un organico progetto cattolico di Stato che, partendo dai principi, modellasRelazione di Alfredo Carlo Moro se la realtà rendendola coerente; i cattolici italiani hanno attuato un forte impegno in collaborazione con altre forze politiche anche se ancorate a ideologie diverse per la realizzazione, di uno Stato democratico e pluralista, fondato su principi e valori elaborati dalla cultura cattolica ma che finirono con l'essere largamente condivisi da molti uomini di buona volontà. Come affermò La Pira alla Settima sociale dei cattolici italiani sulla Costituente, l'ispirazione cristiana di una Costituzione non deriva da esteriori richiami o affermazioni ma dall'inserimento nel patto fondamentale di «un ordinamento economico, politico, familiare, culturale e religioso conforme alla natura e alla dignità della persona umana. Solo di una Costituzione così fatta si può davvero dire che è cristianamente ispirata; perché l'ispirazione cristiana è incorporata nei suoi istituti, ravviva e finalizza le sue norme circola nelle sue strutture». L'apporto dei cattolici alla rifondazione dello Stato democratico - se si vuole essere intellettualmente onesti - è stato rilevantissimo e solo macchiato, non del tutto offuscato, dai pesanti errori commessi nell'ultimo quindicennio. La delineazione dei valori fondanti la nostra vita sociale attraverso il patto costituzionale - ancora validissimi anche se non del tutto attuati - ha fortemente risentito dell'incontro fecondo tra cultura cattolica e culture diverse; lo sviluppo per certi aspetti · stupefacente della nostra comunità - dopo un lungo periodo di povertà non solo materiale, dopo la distruzione 10 della democrazia peraltro non ancora compiuta e dopo la tragedia della guerra - deve molto all'apporto dei cattolici impegnati non solo nella politica ma anche nella vita sociale; la tutela della libertà, bene essenziale per lo sviluppo comunitario e della persona, e la progressiva evoluzione in senso democratico di forze che si ponevano fuori del sistema è stato certamente facilitata dall'azione dei cattolici organizzati non solo sul piano politico; la realizzazione di una democrazia in cui tutte le forze avessero legittimazione piena nella costruzione comune è merito che non può essere misconosciuto. Certo, errori sono stati compiuti, ma chi in politica può dirsi immune da errori? Certo - e ciò non può non ferirci profondamente - tradimenti agli ideali per cui il mondo cattolico si è impegnato in politica sono stati pesantemente pre.senti specie nell'ultimo decennio: ma tutto ciò, se appanna l'azione dei cattolici, non toglie ogni valore all'apporto che il mondo cattolico ha dato - e può continuare a dare se depurato da molte scorie e rinnovato nelle modalità di presenza - all'attività politica e sociale nel nostro paese. Esistono ancora, all'interno del mondo cattolico, moltissime forze sane: rilevanti energie ed esperienze che si sono forgiate nel crogiolo della vita sociale, oltre che politica; grandi ricchezze morali radicate non su moralismi declamati ma su un autentico spirito di servizio; rilevanti ricchezze di riflessione sulle esigenze dell'uomo degli anni duemila e sulle strutture, istrtuzionali e non, più adatte per ac-
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