gica di lungo periodo, ma anche (se lasciata operare all'interno dell'intelaiatura di un meccanismo incontrollato di prezzi concorrenziali) uno spostamento verso una più distorta e, a causa di ciò, socialmente inaccettabile distruzione del reddito. Nei paesi avanzati sviluppati, la situazione può essere rimediala e, in alcuni casi, sono già in atto misure a questo fine, per mezzo di provvedimenti del governo la cui portata varia dal sussidio di disoccupazione, fino a «politiche dei redditi» di tipo svedese, pienamente in grado di sostenersi. Nei paesi meno sviluppati, comunque, i trasferimenti diretti di reddito e anche i programmi di assicurazioni sociali, di rado possono essere efficientemente diretti. Sarebbe più efficace fare affidamento su misure più tradizionali di sostegno dei redditi. Mentre i lavori pubblici del tipo più semplice possono non contribuire molto al reddito nazionale, neppure lo diminuiranno; nella misura in cui pagamenti diretti di cassa ai disoccupati sono difficili da amministrare, i progetti di rimboschimento e di costruzioni stradali sarebbero preferibili. Visitando recentemente in Egitto un impianto per l'alluminio, uno dei miei assistenti di ricerca ha osservalo che mentre l'attrezzatura ed il procedimento tecnico, e lo stesso livello della produzione, erano praticamente idenO!LBIANCO ~ILROSSO • 1n1.tt I a ;1 lici a quello di un impianto similare negli Stati Uniti, il numero di lavoratori occupali in esso era circa quattro volte superiore; i loro salari erano corrispondentemente assai inferiori. Mentre da un punto di vista puramente tecnico o strettamente economico, l'occupazione di braccia in soprannumero si presta ad obiezioni, essa invece appare sensata, se la si interpreta come una misura di una «politica dei redditi» concepita in senso lato. Senza il posto di lavoro, questa gente sarebbe disoccupata. In un modo o nell'altro bisognerebbe provvedere al sostentamento di questi uomini e delle loro famiglie. Ora lo stesso obiettivo viene raggiunto in un modo meno formale del sussidio di disoccupazione di tipo occidentale, ma ugualmente più controllato e socialmente più desiderabile che se i lavoratori fossero lasciali fuori nelle strade. Presto o tardi (e meglio presto che lardi) bisognerà ammettere che la domanda di «occupazione» è nella maggior parte dei casi una domanda di «sostentamento» che significa salario. Mentre la maggior parte dei paesi avanzali wiluppati già possiede istituzioni pubbliche (soprattutto governative) che permetteranno di mantenere un sistema ragionevolmente soddisfacente di distribuzione del reddito in condizioni di domanda di lavoro gradualmente decrescente, nei paesi meno sviluppati que63 sie funzioni saranno esplicate da istituzioni originariamente sviluppale per servire ad altre funzioni. Concludendo Mi sia consentilo concludere ammettendo che, mentre alcune delle osservazioni presentate in questo documento sono state sostanziate per mezzo di analisi sistematiche, basate sulla concretezza di fatti e di cifre, molto di ciò che ho detto dovrà essere confermato o smentito da future ricerche. Molti anni passano, di regola, tra il completamento di progetti dettagliati di nuovi processi tecnologici e la loro effettiva introduzione su larga scala. Le caratteristiche economiche e tecniche, di nuovi processi di produzione che potrebbero venire in uso tra dieci, venti o anche trenta anni, sono già note. È già disponibile una metodologia analitica che ci permetterebbe di costruire, sulla base di questi progetti, degli insiemi di scenari alterantivi descriventi in grande dettaglio i possibili effetti della nuova tecnologia sulle nostre economie e, più generalmente sulle nostre società. I costi di questi tipo di ricerche - come i costi di qualsiasi serio lavoro scientifico - sono comunque molto alti, e fino ad ora solo uno o due paesi sono stati preparati a sostener li.
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