Il Bianco & il Rosso - anno V - n. 48 - gennaio 1994

{),Il, BIANCO a-z..1LROSSO kiiiidlili CentoannidiMaritain ]acques Maritain nacque 100 anni fa. Il suo pensiero molteplice, filosofico, teologico e politico è più che mai attuale. «IlBianco & Il Rosso» ha in programma ripetute riflessioni sulla sua eredità. Qui i primi due interventi. Altri ne seguiranno nel corso di questo 1994. (G. G.) Filosofiae storia nelpensierodiMaritain di Marco lvaldo s comparso a Tolosa vent'anni or sono Jacques Maritain è stato fra i filosofi cristiani uno fra i più universali di questo secolo. La sua riflessione spazia dalla filosofia prima (metafisica) all'intero ambito delle filosofie seconde (filosofia della natura, estetica, etica, filosofia della storia, politica) e si avventura anche sui sentieri della teologia della rivelazione. Inoltre Maritain non praticò l'attività filosofica come esercizio soltanto scientifico ma anche come impegno di chiarificazione critica della situazione storica in vista dell'agire pratico-politico. La sua opera più conosciuta in Italia, Umanesimo integrale, rappresenta una interpretazione filosofico-storica della vicenda europea e mondiale durante la crisi degli anni Trenta ed illustra una prospettiva di filosofia dell'uomo e della cultura che doveva, nell'intenzione dell'Autore, concludere positivamente il ciclo spirituale dell'età moderna e aprire un nuovo ciclo nella teoria e nella prassi. Pur esperto dei rischi di una esaltazione antropocentrica dell'umanesirpo, Maritain non ammette una liquidazione dell'umanesimo stesso in nome della via breve dell'ontologia, ad esempio secondo la prospettiva disegnata da Heidegger nella sua Lettera sull'umanesimo. Quella tracciata da Maritain è la via della riabilita31 zione dell'umanesimo - e perciò della dimensione dell'etica e della politica - nell'orizzonte dell'escatologia cristiana, secondo una relazione di distinzione e di connessione fra il Regno di Dio e la storia. Il nesso fra Regno di Dio e storia è al centro della filosofia della storia di Maritain. A differenza di larga parte della cultura filosofica contemporanea Maritain riteneva che la filosofia della storia fosse una disciplina giustificabile sul piano epistemologico, e che essa fosse necessaria per il lavoro dello storico e feconda per la stessa realizzazione concretamente-concreta dei principi etico-politici. La crisi che ha colpito le cosiddette «grandi ideologie» - in particolare la più illustre di tutte, il marxismo, che in verità viene liquidato spesso in una maniera così superficiale che Maritain sarebbe ben lontano dal condividere - ha invece ingenerato un clima di generalizzato discredito nei confronti della filosofia della storia. Questo clima però non coinvolge soltanto alcune dottrine filosofiche- della storia, lasciando aperta la possibilità di principio di elaborare teorie più adeguate sul piano scientifico, ma estende la propria influenza fino a mettere radicalmente in questione l'idea stessa di una razionalità della storia. La temperie nichilista tende a

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