{'!L BIANCO ~ILROSSO liikiiiiii volgendo il partito comunista di allora nella maggioranza di governo, trovi oggi per sé impraticabile il disegno di essere parte qualificante di una alleanza di governo che coinvolga il Pds quando non c'è più il comunismo e l'Unione sovietica è crollata. Sono convinto che l'obiettivo politico di quanti si sentono radicati in quella tradizione morale e culturale che siamo soliti chiamare cattolico democratica dovrebbe nella fase storica attuale, essere proprio questo: non solo partecipare, ma essere elemento propulsivo e trainante per la costruzione di una moderna sinistra di governo nel nostro paese. Ma non voglio negare altri legittimi esiti alla esperienza della Dc. Nel suo insieme il compito degli eredi della Dc è quello di contribuire a far nascere una destra-centro da un lato e una sinistra-centro dall'altro capaci entrambi di governare il paese alternandosi, secondo la volontà dell'elettorato, alla sua guida. Sono due funzioni degne e meritevoli: ma queste due funzioni nòn si possono svolgere insieme: non può più, come in passato, lo stesso soggetto politico fare entrambe le parti. La dottrina sociale cristiana, cui Buttiglione si richiama nella sua intervista, come elemento di unità per i cattolici non è un programma di partito, ma un firmament0 di valori morali che è compito dei cristiani rendere visibile ed efficace in tutto il sistema politico nelle sue diverse componenti. Certo il progetto può fallire da una parte o dall'altra o da tutt'e due le parti; ma anche in questo caso il centro dovrà articolarsi in due mezze ali per svolgere nelle due direzioni la sua funzione. Un sistema uninominale a doppio turno avrebbe reso più incisiva la funzione delle mezze ali, come è avvenuto in Francia al momento del passaggio dalla IV alla V Repubblica con un sistema uninominale a turno unico, come quello che il Parlamento ci ha dato, il ruolo delle mezze ali è certamente ridotto e può essere solo concepito come riserva estrema per il caso del fallimento di una accettabile polarizzazione. Ho l'impressione che la «scomunica» dei centristi, accolta con gaudio da taluni esponenti della sinistra democristiana, non risolva il problema ma solo lo rinvii. Il partito popolare che nascerà il 19 gennaio non avrà futuro se non avrà il coraggio di una scelta che comporterà inevitabilmente lacerazioni e rotture ben più ampie e profonde di quella rappresentata dal dissenso dei centristi; senza questo coraggio e queste lacerazioni il processo di ricollocazione dei cattolici italiani sui due lati dello schieramento politico andrà avanti lo stesso, ma con forza e credibilità minori, con minori capacità di incidenza e la democrazia italiana rischierà ancora di restare incompiuta e bloccata. «SVIMASRETNANOVA 1994GODINA» Che il 1994 sia per tutti un anno felice Signore e Signori, responsabili della politica, avete più amore per le lingue morte o per le lingue vive? 30
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