nel VicinoOriente anche quella salata può essere indispensabile per la conservazione dell'ecosistema. Il Mar Morto, impoverito dall'eccessivo utilizzo che si fa delle acque del fiume Giordano, regredisce. Anno dopo anno si vedono estendersi ali'orizzonte banchine di sale galleggianti che vagano come anime in pena. Il mare muore perché non ha un ricambio d'acqua sufficiente, la poca esistente DlLBIANCO ~ILROSSO I 1Ilt,1§t iHil se la contendono israeliani, palestinesi e giordani. Il Mar Morto non è un mare qualunque. Come il Mar Nero, più di esso, è uno dei grandi miracoli della natura. Con i suoi prodotti si curano le malattie della pelle, i suoi sali costituisconouna fonteunica per una floridaindustria omeopatica e dermatologica. Sulle rive di quel mare si incontrano Ire popoli alla ricerca di un accordo: un canale che colleghi il mar Morto al mar Rosso,una pipeline che dal Mediterraneo porli la fresca acqua del Mediterraneo nelle acque del MarMortoaprirebbe prospettive nuove per tutti. Si tratta solodi un'idea, tra le molte. Il problema è di cominciare a proporle concretamente per orientare nella direzione giusta la riflessionee il dibattilopoliticosui problemi più ampi che investonoi paesi delle regione per fare del Mediterraneo un luogodi incontrotra civiltàe culture. ForestaPapaGiovanni XXIII -JulesI aac Per ricordare il trentesimo anniversario della morte di Papa Giovanni XXIII e del Prof. Jules Isaac (Primo Presidente onorario delle Associazioni per l'Amicizia Ebraico-Cristiana), gli amici del Keren Kayemeth Leisrael aprono una sottoscrizione per la creazione di una foresta di diecimila alberi in Israele simbolo di concordia e amicizia tra i popoli e le genti. Il progetto nasce sotto l'egida delle Associazioni per l'Amicizia Ebraico-Cristiana e del Segretariato per le Attività ecumeniche con il patrocinio dei Rabbini Capo di Roma e di Milano. Uno dei momenti importanti del progetto è stato il seminario del Segretariato per le Attività Ecumeniche che si è tenuto a La Mendala lo scorso luglio, il prossimo sarà in occasione dell'inaugurazione del corso accademico annuale dell'Associazione per l'Amicizia Ebraico-Cristiana che si terrà nel prossimo autunno. Chi volesse legare il proprio nome al progetto può sottoscrivere sul numero di conto corrente di Karnenu (28915007) specificando che il versamento è a favore della «Foresta Papa Giovanni XXIII - Jules Isaac». Le adesioni singole ed istituzionali si raccolgono presso la segreteria del Comitato telefonando al KKL di Roma, 06/8075653-8075188. Promuovono e sottoscrivono: Monsignor Alberto Ablondi, Vescovo di Livorno. Monsignor .Francesco Capovilla, già segretario particolare di Papa Giovanni XXIII. Cardinale Eduard Idris Cassidy, Città del Vaticano. Prof. Lea Di Nola, Presidente dell'Associazione Italiana per l'Amicizia Ebraico-Cristiana. Monsignor Pietro Giachetti, Delegato per l'Ecumenismo della Regione Piemonte e Val d'Aosta. Monsignor Sergio Goretti, Vescovo di Assisi. Prof. Giuseppe Laras, Rabbino Capo di Milano. Prof. David Meghnagi, Membro dell'International Psychoanalytical Association, Coordinatore del progetto. Prof. Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la Medicina Monsignor Clemente Riva, Basilica di S. Giovanni in Laterano, Roma. Prof. Lea Sestieri, Docente presso l'Università Pontificia. Prof. Elio Toaff, Rabbino Capo di Roma. Prof. TulliaZevi, Presidente dell'Unione della Comunità Ebraiche Italiane. Prof. Anna Maria Vingiani, Presidente del Segretariato per le Attività Ecumeniche. 84
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