Il Bianco & il Rosso - anno IV - n. 46/47 - nov./dic. 1993

nazionale persegua il suo ruolo per orientare il governo israeliano a fare concessioni». Per quel che riguarda la vostra realtà, ci sono problemi con i fondamentalisti islamici? o con quella parte di dissidenza che non ha accettato l'accordo o ha visto l'accordo come un tradimento? ... o questa è una realtà superata? «No, gli ostacoli e le difficoltà ci sono. Fino a che la gente non vede i risultati concreti di questo accordo, è sicuro che quelli che hanno rifiutato l'accordo diventano più forti. Per questo c'è grande necessità di concessioni da parte israeliana riguardo agli insediamenti, alla restituzione dei prigionieri palestinesi e all'inizio dell'autogoverno palestinese; e poi c'è grande necessità degli aiuti economici da parte della comunità internazionale. Voi sapete, e anche noi lo abbiamo detto nel- {)!LBIANCO Qil. ILROSSO l'ultima riunione a Washington, che la comunità internazionale deve dare aiuto all'Olp per avviare questa fase, anche in termini economici». È chiaro che la situazione del Libano è ancora molto complicata. Lei pensa che il giorno in cui fosse regolato definitivamente lo stato dei rapporti tra i palestinesi e lo Stato di Israele. anche la situazione del Libano potrà risentirne in senso positivo. nel senso di una tranquillizzazione del territoriolibanese? «Certo la Pace deve essere totale, e per essere totale deve essere basala sulla giustizia. In questo caso Israele si deve ritirare dal sud del Libano occupato». Quanti palestinesi pensa rientrerebbero in patria nel momento in cui fosse definitivamente pacificata l'area della zona che ora è contesa? 78 «Tutti i palestinesi hanno il diritto di ritornare nella loro patria. Poi quando torneranno qui ci saranno problemi economici, sociali, ma tutti hanno il diritto di tornare». Per concludere, come vedono i palestinesi la posizione attuale della Santa Sede sullo status giuridico di Israele? «La posizione della Santa Sede è sempre stata la più onesta e chiara, e cioè essa ha visto il problema non solo nella prospettiva della tutela dei Luoghi santi cristiani, ma anche del diritto del popolo palestinese. Per questo il Vaticano ha resistilo contro tutte le pressioni per tanti anni, ad instaurare rap· porli diplomatici con Israele prima che fosse aperta la strada di una soluzione giusta al problema dei profughi e dei territori occupati.

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