DlL BIANCO ~ILROSSO 1 •11 i.tJ•a ;J ShalOmPa, ce! Unagioiapiùfortedeltimore i fronte ad eventi imporD tanti e sconvolgenti come quelli che attualmente riguardano i rapporti tra israeliani e palestinesi, è tradizione ebraica di comportarsi secondo quanto consigli la Bibbia «Gioite con tremore». Questi sentimenti, certamente contrastanti e ambivalenti riempiono il mio animo in un momento come questo, ed è facile comprenderne il motivo. Da una parie vediamo come due popoli, che per decenni hanno vissuto nell'assoluta incomunicabilità, travolti da sanguinosi conflitti e divisi da barriere che sembravano insuperabili, finalmente hanno deciso di sedersi intorno ad un tavolo e avviare un processo di dialogo e di pace. Ciò è altamente positivoe foriero di importanti sviluppi. di ElioToaff Fino ad oggi i rapporti con il mondo arabo o non esistevano affatto o erano molto difficili. I fondamentalisti islamici non ammettono neanche il diritto al1'esistenza dello Stato d'Israele. Oggi le cose sono un po' cambiate: gli Arabi moderali vedono le cose in modo diverso e i Palestinesi finalmente hanno scoperto che l'Intifada non risolve i problemi, ma occorre trattare con Israele in spirito di collaborazione per il progresso di quella regione e di tutto il Medio Oriente. La pace può davvero essere paragonata ad un edificio che richiede grandi fatiche per la sua costruzione, ma che può essere distrutto in un solo momento. L'obiettivo della pace tra gli uomini non può non essere al primo posto nei pensieri di tutti, credenti e non credenti, cristiani ed ebrei, mu76 sulmani e buddisti. Perché tutto è possibile nella pace e tutto è perduto nella guerra, la cui insensatezza appare oggi ai nostri occhi più evidente che mai. E tuttavia l'ovvia scelta di pace, l'appassionala lotta per la pace non possono prescindere dalla qualità dell'edificio pacifico,. che può essere una ben solida costruzione destinata agli uomini e al loro benessere, ma che può essere talvolta come una nuova Babele, carica di odi, di veleni, di soprusi e di ingiustizie. «Pace, pace a chi è lontano e a chi è vicino», ha detto Isaia volendo augurare la pace anche a chi è lontano da noi per idee e per mentalità, perché finalmente si avvicini in pace e tranquillità per collaborare per il bene di tutti. ' . ' ~ .~ --~ ...,, ·-··::", _., ' ......
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