Il Bianco & il Rosso - anno IV - n. 46/47 - nov./dic. 1993

J}!L BIANCO ~IL ROSSO iiiii+iMIP • ~~n /.~4u_,,. Il.,...,,,, ....,-.L.,r... ~c---,....·n-- ,11' ,~. ?,#. r-- oc.:.-4 -- E l'argomento dei cattolici attivi in politica attira la curiosità anche del Manifesto (Aldo Garzia 10/10/93) che chiede a Camiti se il nome Cristiano-Sociali ripropone una scelta confessionale: «Noi ci limitiamo», è la risposta, «ad indicare una comune formazione e provenienza e siamo convinti che anche se le categorie di destra e sinistra sono cambiate profondamente proprio nella dimensione sociale la distinzione tra destra e sinistra esiste fortemente». Insomma sfuggire alle semplificazioni dei media, che esaltano il tema del posizionamento politico, ma poco dicono del programma che costituisce invece l'asse portante della proposta politica dei Cristiano-Sociali, è veramente difficile. Il rischio va accettato e superato partecipando al gioco dei media in modo attivo e consapevole. Quello che stupisce invece è che l'approccio di tipo ideologico contraddistingua anche le riflessioni di alcuni esponenti politici. Ci pensa Aldo Smolizza, segretario confederale della Cisl (Conquiste del lavoro, 9/10/93) con un intervento che ha il sapore della scomunica verso i sindacalisti attivi nei Cristiano-Sociali. È sbagliato e fuorviante, dice Smolizza, operare per la creazione di due poli contrapposti tentando di trasferire in Italia i modelli americano e inglese «i cui effetti devastanti in termini di tutela sociale sono purtroppo noti a tutti». La presenza di dirigenti 49 ) JP-:.,..,o e., &--_ ~..:11 .. -....n,, ;,-..e.. {-. ,,..._. "' ,,,~-,-~r...._,.._.' sindacali ed ex sindacalisti tra i promotori dei Cristiano-Sociali «rimette in discussione quel principio di autonomia che la Cisl ha sempre sostenuto e praticato». Il titolo scelto per presentare il contributo di Smolizza sull'organo ufficiale della Cisl («Meglio i pensionati dei Cristiano-Sociali») è inutilmente polemico e richiama la manifestazione nazionale dei pensionati a Roma (di cui nell'articolo, peraltro, non si fa cenno) svoltasi nello stesso giorno della convenzione costituente dei Cs. Non sfugge alla regola della lettura ideologica nemmeno l'intervento, solo in apparenza più pacato, di Giovanni Bianchi, presidente nazionale delle Acli (Il Giorno, 14/10/93). Nei Cs, scrive Bianchi, prevale l'anima laburista su quella cristiano-sociale e per questo hanno fatto le valige «con l'abituale garbo Monsignor Giovanni Nervo, padre della Caritas, si sono ritirati nell'ombra alcuni professori, hanno posto dei distinguo e sollevato perplessità le Acli». Chi invece, sottolinea Bianchi, ha fatto un passo in avanti? «L'onorevole Guerzoni del Pds, l'onorevole Laura Rozza Giuntella della Rete e soprattutto quel Pierre Camiti, eurodeputato sotto le bandiere del Psi craxiano e alfiere, da grandissimo sinda - calista, del più moderno e aggressivo laburismo all'italiana». Il craxismo dunque, che per la verità non c'entra nulla. E insieme ad esso riaffiora

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