{)lL BIANCO "-'l, ILROSSO Piiiilit-J Cristiano-Sociaolil:treilblocco Dcperarricchirelasinistraintera di Walter Veltroni crivo queste note mentre si sta perfezionan- s do l'analisi del voto del 21 novembre e ci apprestiamo alla prova risolutiva dei ballottaggi. Proprio alla luce di questo impressionante terremoto del vecchio sistema sento che occorre accelerare non solo il processo politico di intesa e di unità tra tutte le famiglie del progressismo (poiché non si può sfuggire al dovere di proporre al Paese un approdo sicuro a questa tumultuosa transizione), ma anche la riflessione su che cosa intendiamo essere poiché è indistinguibile la credibilità del programma e della proposta politica dalla identità delle forze che l'avanzano. Il pluralismo unitario che caratterizza il processo di costruzione della risposta progressista si nutre della reciproca comprensione e accettazione delle differenze. Questo non è solo un dato di civiltà democratica, ma anche una necessità se si vuole valorizzare al massimo la capacità di ciascuna componente dello schieramento di incidere nella propria area socio-culturale a beneficio del bilancio comune. Questa lettura del nostro pluralismo, che mi sembra essere alla base della importante disponibilità del Pds a candidature comuni nei collegi uninominali, è l'unica, del resto, che consenta di apprezzare le potenzialità dei nuovi movimenti risultanti dalla diaspora delle vecchie aggregazioni. È fuor di dubbio che tra questi movimenti un posto singolare spetti ai Cristiano-Sociali. La riflessione su noi stessi (intendo noi tutti progressisti) che io sollecito ci aiuterà a capire
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