Il Bianco & il Rosso - anno IV - n. 46/47 - nov./dic. 1993

{)!LBIANCO W..ILROSSO iiikiiil•ii re lavorare per favorire alcune scelte. Innanzitutto il tema di lavoro. Poiché esso rimane ancora determinante per uomini e donne, non solo dal punto di vista economico, ma anche da quello di costruzione e di solidità della propria identità nella società, la redistribuzione del lavoro e del salario diventano determinanti. «Lavorare meno per lavorare tutti» non è certo attuabile in ogni realtà e con tempi e itinerari omogenei; deve diventare punto di riferimento immediato per situazioni di crisi aziendale, ma anche di prospettiva, agganciato ad uno sviluppo ambientalmente sostenibile, ad una ridefinizione di qualità della vita, di gratificazione ottenuta non solo attraverso consumi materiali e di immagine. È l'affermazione, per un polo progressista del valore della solidarietà indispensabile per costruire una società equa, non realizzabile solo attraverso la giusta politica fiscale. Tutto questo richiede però che si rafforzino le condizioni della protezione sociale. I diritti che garantiscono la cittadinanza sociale devono essere affermati e garantiti attraverso la creazione di condizioni - per ogni uomo o donna - di pari opportunità, per indirizzare oltre che realizzare le proprie scelte di vita ed il soddisfacimento delle proprie esigenze materiali e non. Lo Stato sociale va ricostruito con un'idea di sistema inte28 grato pubblico-privato nel quale lo stesso volontariato svolga un ruolo di accrescimento dell'efficienza e dell'efficacia del pubblico, lo renda più umano, aiuti e sostenga quelle professionalità che hanno bisogno - soprattutto nel campo dei servizi alla persona - di condividere le finalità del proprio lavoro, di creare relazioni e non solo di svolgere con freddezza compiti e mansioni. Un polo progressista non può che essere attento propugnatore delle riforme istituzionali e, anche attraverso questa via, esserlo della riforma della politica. I Cristiano-Sociali possono su questo avere un ruolo determinante, facendo della presenza nelle istituzioni un fattore di progresso, attraverso un orientamento chiaro: onestà, competenza e responsabilità sono presupposti indispensabili per tutti; ricercare soluzioni ai problemi impone opera di mediazione e di sintesi fra più interessi, ma non può far dimenticare quelli che abbisognano di maggior tutela. Questo ruolo va comunque svolto nel rispetto delle funzioni e dei ruoli delle istituzioni e nelle istituzioni, senza confusione tra orientamenti che ispirano scelte e comportamenti, e ricerca a priori di consenso - se non addirittura di «primati» - per forze politiche, siano esse di vecchia o nuova aggregazione.

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