J.)!.L BIANCO ~ILROSSO iiikiilili dichiarazioni attendibili e autorevoli: occorre «elaborare un programma serio che, nel rispetto delle dinamiche di mercato e delle compatibilità finanziarie, rimetta in movimento un meccanismo di crescita e una prospettiva di sviluppo economico, sociale, civile del paese»; e ci si augura che «al tavolo programmatico siano presenti e partecipi anche le forze di un riformismo moderato disponibili a un rapporto positivo con i progressisti» (così A. Occhetto nella relazione alla direzione Pds 3 nov. 1993). Ma attenzione: metto tra virgolette la parola «componenti», perché la uso con circospezione, anzi con diffidenza. Fa pensare a una rivendicazione d'identità originaria, a un rapporto in qualche modo gerarchico o proporzionalistico: penso, per esempio, alla metafora dei cespugli sotto la quercia. Ma no: l'alleanza presuppone e consacra il pluralismo, con rispetto e garanzia dell'identità di ciascuno nell'impegno comune. Questo si verifica e si rende operativo col programma. Programma di governo, non progetto 11 di nuova società o nuovo modello di sviluppo e meno che mai di rifondazione del comunismo o di non so qual altra pur nobilissima e rispettabilissima utopia. È questa - mi pare - la «discriminante strategica»: dettata dal principio di non contraddizione, non da opportunità tattica o faziosità ideologica. Per quanto riguarda, infine, il problema organizzativo, credo che esso vada affrontato in modo coerente con la natura e lo scopo di un incontro che vuol tradursi in un'alleanza e non in un partito, in funzione di un programma di governo e perciò della conquista di una maggioranza parlamentare per realizzarlo secondo le regole della democrazia rappresentativa. Dunque condivido la proposta che l'iniziativa degli incontri per il programma sia assunta da un gruppo di sindaci eletti dalle forze progressite e di Alleanza Democratica e da personalità indipendenti, promuovendo contemporaneamente la formazione di comitati locali per scegliere e sostenere i candidati nei collegi uninominali alle prossime elezioni.
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